Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’elenco dei commissari d’esame e dei presidenti di commissione della Maturità 2025. Un lavoro extra che viene retribuito. Ma quella somma è ferma dal 2007: diciotto anni durante i quali non c’è stato alcun adeguamento all’inflazione o al costo della vita. Una immobilità che desta perplessità e malumori tra i professori.
A stabilire gli attuali compensi è il decreto interministeriale del 24 maggio 2007. Sfogliandolo si apprende che i commissari interni percepiscono un compenso lordo di 399 euro. A questi si aggiungono rimborsi chilometrici e l’indennità giornaliera in caso di trasferta, calcolate in base alla distanza e alla raggiungibilità con i trasporti pubblici della scuola sede d’esame. Da un minimo di 171 euro per personale nominato nel proprio comune di servizio o residenza in un istituto raggiungibile in massimo 30 minuti con mezzi extraurbani, fino a un massimo di 2270 euro riservato al personale che deve arrivare nella sede d’esame con tempi superiori ai 100 minuti.
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I commissari esterni ricevono invece 911 euro. Ma se operano su una sola classe ricevono la metà del compenso previsto dalla tabella ministeriale, dunque 455,5 euro.
Per i commissari interni che lavorano su due classi della stessa commissione, il compenso raddoppia (399 + 399 euro), oltre al rimborso distanza.
Il presidente di commissione percepisce il compenso più elevato, pari a 1.249 euro. Il vicepresidente che sostituisce il presidente ottiene una maggiorazione del 10% sul compenso da commissario, mentre per le commissioni di classi articolate (bilingue, trilingue) è previsto un forfait tra 1/3 e 2/3 del compenso standard, calcolato in base al numero di candidati. Il segretario verbalizzante non riceve compensi aggiuntivi.
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Per quanto riguarda i compensi specifici per gli esami preliminari dei candidati esterni privatisti, è previsto un compenso di 15 euro per ciascuna materia e ciascun candidato, mentre il compenso massimo attribuibile al singolo componente del Consiglio di classe o della commissione impegnato negli esami preliminari è fissato a 840 euro.
Se poi si va ancora più indietro nel tempo, si scopre che gli attuali compensi non solo sono identici a quelli del 2017 ma sono anche appena più alti di quelli del 1999, con un’oscillazione minima dunque rispetto a 26 ani fa. Ad esempio: se nel ‘99 un presidente guadagnava 1.136 euro lordi, oggi ne percepisce 1.249. Discorso simile per i commissari esterni, passati da circa 827 a 911 euro.
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