La carenza di posti auto nei centri città è un problema. Ogni anno, chi guida a Roma trascorre in media 38 ore alla ricerca di un parcheggio, consumando carburante, aumentando l’inquinamento attraverso l’emissione di CO2 ed alimentando traffico e stress. Secondo studi internazionali, il 30% del traffico urbano e il 14% degli incidenti sono legati proprio alla ricerca di un posto libero. Si chiama CarparX, la startup che nasce per restituire tempo e serenità agli automobilisti, riducendo il traffico e contribuendo a una città più vivibile e meno inquinata.
CarparX è una startup innovativa a vocazione sociale nata da una idea di Gianluca Pinto e Giacomo Troiano con il supporto di Giulio Ranucci, già compagni di avventura in un’altra startup di mobilità. “Restituire tempo alle persone migliorando la qualità della loro vita attraverso lo sviluppo di soluzioni sostenibili è la missione semplice e chiara di CarparX”, racconta a Green&Blue Gianluca Pinto, fondatore ed amministratore della società. “Al momento tutti i costi di sviluppo e lancio sono sostenuti autonomamente dai noi fondatori, animati dal desiderio di offrire un impatto positivo sulla comunità e sull’ambiente.”
Come funziona l’app CarparX
CarparX è l’app che in forma anonima e gratuita aiuta gli automobilisti a trovare parcheggio attraverso un sistema brevettato di rilevazione della connessione o disconnessione al bluetooth della propria autovettura. Una volta scaricata da Google Play o da Apple Store, quando l’utente si connette al Bluetooth dell’auto manda un segnale di geolocalizzazione alla piattaforma che analizza in forma anonima i comportamenti degli utilizzatori per poter indicare in quali strade vi è la maggiore o minore probabilità di trovare un parcheggio libero in base al giorno e all’ora. Le strade sono visualizzate su una mappa interattiva con colori verde, giallo o rosso a seconda della probabilità di trovare parcheggio. Un colpo d’occhio rapido che permette a chi guida di ottimizzare il tragitto e ridurre ansia e stress.
L’app è basata sul concetto della sharing community: gli utenti informano anonimamente ed automaticamente (non è necessario aprire l’app, ma avere una macchina con il bluetooth connesso) l’intera community di quando occuperanno o libereranno un posto. “È chiaro che più persone scaricano l’app, più il sistema diventa preciso e utile per chi è alla ricerca di un parcheggio in centro città”, aggiunge Pinto.
Parcheggiare in modo rapido, riducendo traffico ed emissioni di CO2
CarparX non è solo un’app, è un progetto di mobilità sostenibile che incoraggia comportamenti virtuosi e responsabili alla guida, aiutando gli automobilisti a parcheggiare in modo più rapido, riducendo la congestione del traffico nelle aree centrali e di conseguenza le emissioni di CO2. Grazie alla partecipazione attiva della community e all’innovazione continua, CarparX si candida a diventare un modello replicabile in altre città italiane.
“Dopo il lancio avvenuto nel mese di novembre, l’app ha superato i ventimila download, posizionandosi come la più scaricata nel settore della mobilità urbana a Roma, seconda solo a Google Maps e davanti a Waze nella seconda settimana dal lancio”. Ad oggi il servizio è disponibile per i quartieri del II e III Municipio di Roma all’interno del Raccordo Anulare, che include i quartieri Flaminio, Parioli, Trieste, Villa Ada, Villaggio Olimpico, Salario, Nomentano, San Lorenzo, Verano, Monte Sacro, Tufello, Sacco Pastore, Val Melaina, Serpentara, Fidene, Colle Salario, Castel Giubileo, Vigne Nuove, Casale Nei, Casal Boccone, Bufalotta.“La piattaforma sarà presto implementata con nuove funzionalità, e il servizio verrà progressivamente esteso agli altri municipi di Roma, per poi passare ad altre città italiane ed Europee”, conclude Pinto.
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