L’Italia continua ad investire nel verde: sono oltre 3 milioni i nuovi alberi piantati nel 2024 per un totale di quasi 4 mila ettari. Un investimento in capitale naturale: si prevede infatti un ritorno economico di più di 20 milioni di euro all’anno in servizi ecosistemici per ciascuno degli anni di vita degli impianti messi a dimora. È quanto emerge dalla quinta edizione dell’Atlante delle Foreste, il rapporto annuale realizzato da Legambiente e AzzeroCO2 con il supporto tecnico di Compagnia delle Foreste.
Lo studio, si basa sull’analisi di circa 294 progetti distribuiti in aree urbane ed extraurbane lungo la Penisola che mostra come l’impulso decisivo nel 2024 venga dai rimboschimenti nelle Città metropolitane, mentre le Regioni affrontano un rallentamento dovuto al passaggio tra i vecchi e i nuovi piani di finanziamento.
Il focus
Il nuovo regolamento dell’Ue obbliga le aziende a contrastare la deforestazione
21 Ottobre 2025
Trentino-Alto Adige e Basilicata: le regione più verdi
In cima alla classifica si conferma per il secondo anno consecutivo il Trentino-Alto Adige, con oltre 748 mila nuove piante, seguito dalla Basilicata che ne conta più di 539 mila. Regioni che hanno raggiunto il risultato con strategie diverse: la prima grazie a finanziamenti provinciali e comunali, la seconda impiegando ancora le risorse del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2014-2022. Sale nella classifica, guadagnando il terzo posto, il Veneto, che insieme al Friuli-Venezia Giulia ha già avviato interventi di forestazione grazie al nuovo Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale (Csr) 2023-2027. Seguono la Sicilia, il Lazio e la Calabria, le cui posizioni sono condizionate fortemente dagli interventi realizzati nelle città metropolitane rispettivamente di Messina, Roma e Reggio Calabria, che diventano così il vero ago della bilancia per la performance di questi territori. Il Pnrr ha infatti fatto delle Città metropolitane il motore del rimboschimento.
Ben otto invece regioni – Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria – non hanno avviato nuovi impianti con fondi propri: conclusi i vecchi Piani regionali sono in attesa di nuovi.
Verso Cop30
Emissioni, finanza, foreste: i temi in discussione in una Cop in bilico
03 Novembre 2025
Evitare di sprecare risorse: ogni clima una specie di albero
L’Atlante dedica un capitolo approfondito alle tecniche per ridurre i rischi di mortalità delle giovani piante. La crisi climatica, con la siccità e le ondate di calore, sta infatti mettendo a rischio i nuovi progetti. Per evitare che un investimento si trasformi in uno spreco di risorse, è necessario un approccio che va ben oltre la messa a dimora. Questo percorso virtuoso, come indicato nello studio, va iniziato molto prima, con una pianificazione che includa l’analisi del suolo e del clima per scegliere le specie più adatte, prosegue con la preparazione del sito per favorire lo sviluppo delle piante e si conclude con un piano di manutenzione. Queste cure post-impianto sono decisive e includono interventi come le irrigazioni di soccorso nei periodi di siccità o gli sfalci periodici per controllare le erbe infestanti. Solo in questo modo i progetti di forestazione potranno realmente diventare un investimento duraturo capace di fornire benefici ecologici, economici e paesaggistici alla collettività.
Gestione delle risorse
Legambiente, foreste a rischio: bruciati 94 mila ettari. Il doppio rispetto al 2024
29 Ottobre 2025
La Festa dell’albero
“Solo in questa maniera la forestazione urbana può affermarsi come una vera infrastruttura verde, generando valore ambientale, sociale ed economico per le comunità”, sottolinea il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti. Proprio per promuovere questa visione che anche quest’anno viene riproposta la storica campagna Festa dell’Albero, in programma dal 21 al 23 novembre, con decine di iniziative in tutta Italia. L’obiettivo è creare nuovi polmoni verdi nelle città, per renderle più resilienti di fronte agli effetti sempre più estremi della crisi climatica. Una sfida che passa anche da una gestione attenta del verde urbano. Una risorsa troppo spesso trascurata.
 
