Le temperature in calo, il rischio di gelate e le giornate più corte si fanno largo durante il mese di dicembre. Eppure l’orto non va in letargo: anche se l’inverno muove i primi passi, non significa rinunciare a coltivazioni e raccolto. Tutto sta nel scegliere le varietà più adatte per il periodo, preparare il terreno con cura e ricorrere alle protezioni e agli accorgimenti necessari. Di seguito, approfondiamo cosa coltivare nell’orto di dicembre che, nonostante il freddo, non si ferma affatto.
Orto a dicembre: cosa sapere
Mese di passaggio dall’autunno all’inverno, dicembre vede il freddo imperante. Questo limita le attività nell’orto, ma non significa fermarsi del tutto: oltre a prepararlo per le semine dei mesi successivi, si possono coltivare alcune varietà che resistono alle basse temperature. Per quanto riguarda le semine all’aperto, si può procedere nelle zone dove il clima non è troppo rigido. Se invece i terreni sono colpiti da gelate è meglio aspettare la fine dell’inverno per seminare: in caso di temperature molto basse, ci si può dedicare alle coltivazioni in serra fredda o sotto tunnel.
Per garantire la crescita delle colture è necessario proteggerle da freddo, perturbazioni e umidità in eccesso, utilizzando teli non tessuti o pacciamatura. È inoltre consigliabile piantare le colture nelle zone dell’orto più riparate dai venti, evitare che il terreno sia troppo bagnato e assicurarsi che l’ambiente sia adeguatamente arieggiato, anche sotto le coperture di protezione.
Varietà da coltivare durante il mese di dicembre
Guardando al calendario delle semine il mese di dicembre, pur essendo limitato, include diverse colture in grado di resistere al freddo. Tra queste spiccano i piselli, noti per la loro notevole resistenza anche a temperature basse, che possono essere seminati a dicembre nelle zone dal clima mite, oppure a fine inverno e inizio primavera.
I semi vanno collocati in una posizione luminosa e in un terreno fertile, ben drenato e leggero. Posti a 2-3 centimetri di profondità, è necessario lasciare tra loro una distanza di 3-5 centimetri. Il terreno deve essere mantenuto umido, ma mai zuppo, evitando i ristagni idrici, e la concimazione va eseguita inizialmente con un fertilizzante equilibrato per stimolare la crescita. Dopo circa 60-70 giorni dalla semina si procede con la raccolta.
Nell’orto di dicembre, inoltre, si possono coltivare gli spinaci, pianta rustica molto resistente al freddo e che non comporta cure impegnative. I semi vanno posti in un terreno fertile, ben drenato e ricco di sostanza organica a 1 centimetro di profondità, lasciando tra ciascuno 10 centimetri. Gli spinaci prediligono una posizione soleggiata, pur tollerando la mezz’ombra, e richiedono annaffiature regolari, mantenendo il terreno umido, senza creare ristagni d’acqua. La raccolta va eseguita a 40-60 giorni dalla semina.
Durante le settimane di dicembre si possono coltivare anche le fave, che sono resistenti al gelo. Questa pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Fabaceae, richiede una posizione soleggiata e protetta dai venti e un terreno ben drenato e fertile. I semi vanno interrati a 4-5 centimetri di profondità, lasciando tra loro una distanza di 15-20 centimetri. Le irrigazioni devono essere regolari, mantenendo il terreno umido, evitando però i ristagni, e può essere utile arricchirlo con del compost maturo o fertilizzante equilibrato.
Altra coltura protagonista nell’orto di dicembre è la valerianella, chiamata anche songino. Si tratta di una pianta della famiglia delle Valerianaceae, nota per la buona resistenza al freddo. L’ortaggio richiede un terreno leggero, fertile, drenato e ricco di sostanza organica e un’esposizione in mezz’ombra o in pieno sole. Per la coltivazione, i semi vanno interrati a 0,5-1 centimetro di profondità, lasciando tra ciascuno una distanza di 20-25 centimetri. Le irrigazioni devono essere regolari per mantenere il terreno umido. La raccolta può avvenire in modo graduale, dopo circa 40-60 giorni dalla semina, tagliando le foglie esterne oppure raccogliendo i cespi interi quando le foglie sono giovani e tenere.
Nell’orto di dicembre si può coltivare l’aglio, ortaggio della famiglia delle Liliaceae, capace di adattarsi anche al freddo e dalla crescita rapida. In un terreno drenato, fertile e ricco di sostanza organica, si pongono gli spicchi d’aglio con la punta verso l’alto a una profondità di 3-5 centimetri, lasciando tra ciascuno 10-15 centimetri e tra le file 25-30 centimetri. Le irrigazioni devono essere moderate, mantenendo il terreno umido, ma non eccessivamente bagnato. Durante la crescita si può ricorrere a del concime ben bilanciato, per favorire lo sviluppo dei bulbi e la crescita delle foglie.
Altri aspetti da considerare per l’orto di dicembre
Oltre alle coltivazioni, nell’orto di dicembre ci si può dedicare ai trapianti di ortaggi come scalogno, asparagi, cipolle invernali e carciofi purché le temperature non siano troppo rigide e il terreno gelato. Per quanto riguarda i raccolti, all’aperto sono limitati per via del freddo, mentre in serre protette e tunnel freddi è possibile raccogliere diverse varietà, tra cui ravanelli, valeriana, cicoria, lattughe da taglio, verza, bietole, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiori, cavoli, finocchi e carote.
Inoltre, durante l’ultimo mese dell’anno è possibile svolgere alcuni lavori in orto nonostante i climi rigidi. Dicembre è un ottimo momento per dedicarsi ad attività preparatorie in vista delle coltivazioni dei mesi successivi: si possono rompere le zolle e rendere il terriccio morbido zappando i letti di semina, rimuovere residui vegetali e sassi e arricchire il substrato con una concimazione di fondo, migliorandone fertilità e struttura. È anche il periodo giusto per pianificare le semine primaverili e potare arbusti e alberi da frutto nei giorni più asciutti.
Nell’orto di dicembre la pacciamatura è particolarmente utile per tutelare le colture dal freddo. Questa si crea intorno agli ortaggi con uno strato di foglie secche, paglia e tessuto non tessuto. Il suo scopo è proteggere le colture da gelo, vento, pioggia e neve, mantenere l’umidità del terreno e aumentare la fertilità del substrato.
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