Il ritiro dei ghiacciai ridefinisce la geografia. Una nuova isola di 5 chilometri quadrati si è formata nell’Alaska sud orientale, si chiama Prow Knob e fino a poche settimane fa era una semplice altura inglobata nel ghiacciaio Alsek. Ora dalle immagini satellitari compare completamente circondata dall’acqua. Immagini che hanno fatto il giro del mondo e diventate simbolo del cambiamento climatico. La nuova isola, immersa nel Parco nazionale di Glacier Bay, area remota e protetta, è un fenomeno geologico dovuto allo scioglimento dei ghiacciai: secondo le osservazioni della Nasa tra il 13 luglio e il 6 agosto 2025 c’era ancora del ghiaccio a collegare Prow Knob al continente, ma le acque dovute alla fusione hanno ingrossato il vicino lago polare fino a sommergere completamente la parte che ancora la teneva alla terra lasciando la piccola montagna isolata. Avvolta in un abbraccio glaciale.
L’isola che non c’era
I glaciologi monitorano il ghiacciaio Alsek da decenni. Si ritiene che all’inizio del XX secolo terminasse a Gateway Knob, circa 5 chilometri a ovest di Prow Knob, sul lato opposto di quello che oggi è il lago Alsek. Da allora, il ghiacciaio ha continuato a ritirarsi costantemente, mentre il lago è cresciuto da circa 45 km quadrati nel 1984 a circa 75 km quadrati di oggi. La sua crescita è alimentata non solo dall’acqua di scioglimento del ghiacciaio Alsek, ma anche dai vicini laghi proglaciali come Harlequin e Grand Plateau. Ma quello che sta accadendo in Alaska non è solo una curiosità, ma un vero e proprio campanello di allarme ambientale che testimonia il ritiro accelerato dei ghiacciai, causato dall’aumento delle temperature globali che stanno trasformando il paesaggio anche in zone così remote. Ora Prow Knob diventerà oggetto di studio, essendo appena emersa ha suscitato l’attenzione anche dei biologi e climatologi. Mentre la geografia si trasforma sotto i nostri occhi, l’impatto umano sul clima invece non cambia.