Per decorare giardini, bordure, siepi, terrazzi e balconi, l’abelia è sempre una scelta vincente, che regala colore e bellezza, portando con sé un tocco di eleganza. Vigoroso e dalla fioritura lunga, profumata e abbondante, l’arbusto cresce rapidamente e si distingue con il portamento arcuato, i fusti lunghi, i fiori tubulosi e le piccole foglie verdi e lucide, che in autunno virano sulle sfumature del bronzo e del rosso. Grazie alla sua straordinaria capacità di adattamento alle diverse condizioni, coltivare l’abelia è semplice e non richiede cure complesse, se non pochi e semplici accorgimenti per mantenerla al meglio.
Abelia e la sua esposizione ideale
L’abelia dona splendidi fiori anche in autunno, infondendo colore agli ambienti con il suo fogliame dalle nuance calde. Bellezza, resistenza e fioritura prolungata sono i punti di forza di questa pianta ornamentale sempreverde, appartenente alla famiglia delle Caprifoliaceae. Originaria del Messico e dell’Asia orientale, si adatta a diversi tipi di terreno e a condizioni climatiche differenti e può raggiungere un’altezza fino a 2 metri.
L’arbusto fiorisce dalla primavera all’autunno con piccoli fiori tubulosi, numerosi e colorati, che spaziano dal bianco al rosa fino al lilla. Il loro delicato profumo attira api e farfalle, rendendo l’abelia una risorsa preziosa per il giardino e la sua biodiversità.
Per quanto riguarda l’esposizione, predilige un luogo soleggiato, ma può adattarsi anche all’ombra parziale. Posizionare l’arbusto in una zona soleggiata favorisce una fioritura più abbondante e un fogliame dai colori vivaci: in estate, durante le ore centrali della giornata, è consigliabile spostarlo però temporaneamente in un luogo più in ombra se coltivato in vaso.
Pur essendo resistente, in caso di inverno rigido la pianta può perdere il suo fogliame e soffre i venti freddi, dovendo proteggerla con un telo. L’abelia va piantata in autunno o in primavera, in un terreno drenato, fertile, umido e leggermente acido, anche se cresce nei substrati sabbiosi e argillosi.
Abelia, coltivazione in giardino e vaso
Pianta ornamentale molto apprezzata, l’abelia è facile da coltivare e non richiede cure complesse. Se coltivata in piena terra, i semi di abelia vanno posizionati in superficie, visto che necessitano di luce per germinare, mantenendo una distanza di 5 centimetri tra ciascuno. Una volta cresciute, le piantine possono essere diradate a una distanza di 40-50 centimetri, in quanto l’abelia tende a svilupparsi in ampi cespugli.
La coltivazione tramite semi può richiedere però molto tempo e non sempre porta a una germinazione uniforme. Proprio per questo, per avere maggiori possibilità di successo e ottenere le piantine più velocemente, si può procedere con la propagazione per talea, con cui ricavare esemplari uguali alla pianta madre.
Un’alternativa consiste nel mettere a dimora una pianta di abelia cresciuta in vaso: si procede creando una buca di almeno 30 cm, ponendo sul fondo uno strato di argilla espansa o sabbia per aumentare il drenaggio e riempiendola con del terriccio fertile unito a del compost. Si estrae la pianta dal contenitore delicatamente per poi porla nella buca e ricoprirla con il substrato, compattando il tutto e irrigandolo in modo abbondante.
L’abelia si presta a essere coltivata in vaso, dovendo scegliere un recipiente abbastanza capiente, di 30-40 centimetri di diametro, per garantire spazio sufficiente alle radici. Il vaso deve avere fori di drenaggio in modo da evitare i ristagni d’acqua. Il terriccio impiegato deve essere leggero, fertile e arricchito con compost maturo, sabbia e perlite. Sul fondo del recipiente è possibile aggiungere uno strato di ghiaia oppure argilla espansa per aumentare ulteriormente il drenaggio.
Come nel caso della semina in piena terra, i semi vanno posti in superficie e appena ricoperti con il terreno, in modo che ricevano la giusta quantità di luce per germogliare. I semi vanno distanziati di 2-3 centimetri l’uno dall’altro per poi trapiantare le piantine in vasi singoli una volta diventate robuste e con almeno 2-3 foglie. Anche per questa opzione procedere tramite semi può richiedere più tempo, mentre la propagazione tramite talea consente di ottenere nuove piantine in modo più rapido.
Durante la stagione vegetativa, la pianta può essere concimata ogni 4-6 settimane con un fertilizzante per piante da fiore. Ogni 2 anni si procede con il rinvaso ricorrendo a un contenitore più grande.
Abelia e la sua cura
La manutenzione dell’abelia è semplice, ma richiede alcune cure specifiche. Per quanto riguarda l’irrigazione, la pianta necessita di annaffiature costanti in particolare durante i periodi di siccità, dovendo mantenere il terreno umido e mai secco. Tuttavia è sempre importante evitare i ristagni idrici, responsabili del marciume radicale. Da marzo a ottobre si può annaffiarla una volta a settimana: durante l’estate è bene procedere al mattino presto, premurandosi che non ci sia troppa differenza tra la temperatura dell’acqua e quella dell’apparato radicale, potenziale causa di stress. Tra un’irrigazione e l’altra bisogna sempre verificare che il terreno sia asciutto. Durante il periodo invernale le annaffiature vanno ridotte.
La potatura dell’abelia non è strettamente richiesta, ma può essere utile per mantenerne la forma e la salute. All’inizio della primavera si può intervenire leggermente rimuovendo i rami morti, danneggiati e incrociati. Dopo la fioritura, è possibile eliminare i germogli in eccesso e i rami meno robusti, favorendo così la nuova produzione di fiori.
Manutenzione dell’abelia
L’abelia è molto resistente e, se curata con le giuste accortezze, tende a non essere soggetta a parassiti e malattie. Malgrado questo, può essere attaccata occasionalmente da afidi, acari, mosche bianche e ragnetto rosso o da malattie fungine. Per contrastare questi problemi, è necessario intervenire prontamente, utilizzando prodotti ad hoc o rimedi naturali come miscele di acqua e sapone oppure olio di neem.
Un’altra criticità che può presentarsi è la mancata fioritura, dovuta spesso alla concimazione non sufficiente e alla scarsa luce: per ovviare a questo problema, bisogna nutrire la pianta con del fertilizzante e spostarla in un luogo più soleggiato.
I rami che perdono le foglie possono essere la spia di un substrato eccessivamente secco o di un vaso troppo piccolo. In questi casi bisogna aumentare le irrigazioni e rinvasare l’abelia in un recipiente più grande.