Sanihelp.it – I ricercatori del City Hope di Los Angeles hanno pubblicato sulla rivista Cell Chemical Biology i risultati di un loro studio su un farmaco, chiamato AOH1996, che sembrerebbe efficace nel bloccare la crescita di diversi tipi di tumore.
Il meccanismo d’azione si basa sull’interazione con una proteina chiave chiamata PCNA(Proliferating Cell Nuclear Antigen), fondamentale per la replicazione del DNA delle cellule. AOH1996 agisce su una isoforma specifica di PCNA, presente solo nelle cellule tumorali, provocando la rottura del DNA e conseguentemente la morte della cellula tumorale.
La sperimentazione è stata eseguita su 70 diverse cellule tumorali, tra cui quelle del cancro al seno, prostata, cervello, ovaie, collo dell’utero, pelle e polmoni. Il farmaco è anche in grado di potenziare la chemioterapia.
Attualmente è in atto la prima fase di sperimentazione clinica sull’uomo, detta fase 1, durante la quale il farmaco sarà somministrato a 8 pazienti, in dosi crescenti per valutarne la sicurezza e la dose massima tollerata.
A questa fase seguirà la fase 2, durante la quale AOH1996 verrà somministrato a un gruppo più vasto di persone allo scopo di valutarne l’efficacia nella terapia dei tumori.
Nella fase 3, che si rivolge a molti più pazienti, infine, si valutano gli effetti del farmaco sui sintomi, sulla qualità della vita, sulla sopravvivenza, e viene fatto un confronto con i trattamenti standard esistenti, per capire se offra qualche vantaggio in confronto a questi.
Tenendo presente che in diversi casi farmaci che si erano dimostrati promettenti nella fase 2 non hanno poi superato la fase 3, se anche andasse tutto liscio il percorso è ancora lungo.
È necessario infatti che l’azienda produttrice richieda l’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) alle Autorità regolatorie, come FDA negli Stati Uniti, EMA in Europa e AIFA in Italia, che potrà richiedere anche 10 anni.
Per cui, sì alla speranza, no alle false aspettative.