Tumori: prevenzione e terapie
Cabozantinib è il nome della molecola recentemente approvata per la terapia del carcinoma epatocellulare
Sanihelp.it – È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale (n. 172 del 10/07/2020) la determina con la quale si stabilisce il prezzo e il rimborso di cabozantinib, indicato in monoterapia per il trattamento del carcinoma epatocellulare negli adulti che sono stati precedentemente trattati con sorafenib.
Cabozantinib è una molecola di piccole dimensioni che inibisce diversi recettori coinvolti nella crescita tumorale, nella farmacoresistenza e nella progressione metastatica del cancro.
In una vasta gamma di modelli tumorali preclinici, il farmaco ha mostrato effetti di inibizione della crescita tumorale, regressione del tumore e/o inibizione delle metastasi correlati alla dose.
«La possibilità di prescrivere cabozantinib in monoterapia, sia in seconda che in terza linea dopo sorafenib, aumenta le opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da carcinoma epatocellulare in fase avanzata – spiega Fabio Piscaglia, professore associato di Medicina Interna all’Università di Bologna e direttore della Medicina Interna al Policlinico S.Orsola Malpighi – Questo ci permette di proporre più percorsi terapeutici personalizzati, adatti alle comorbidità e preferenze di ogni paziente».
Il tumore del fegato è provocato dalla proliferazione incontrollata delle cellule all’interno dell’organo, gli epatociti. Con circa 800.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno, è la sesta più comune causa di tumore e la seconda causa di morte di tumore nel mondo. Sono ancora più frequenti i tumori secondari, cioè le metastasi che provengono da altri organi. Il fegato infatti, avendo una funzione di filtro dell’organismo, riceve sangue da quasi tutti i distretti del corpo ed è quindi facilmente sede di metastasi di tumori che si sono sviluppati in altri organi.