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    Tecnica Bowen per promuovere l'autoguarigione

    Cure alternative

    di Stefania D’AmmiccoPubblicato il: 08-06-2021

    Un sistema di manipolazioni che aiuta a riequilibrare il corpo e a spingerlo a ritrovare da solo l’armonia

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    Sanihelp.it – Una tecnica che viene indicata come utilizzabile per l’autoguarigione.
    Si tratta della Tecnica Bowen, ancora poco conosciuta ma molto utile per tutta una serie di problematiche, soprattutto muscolari, ma non solo.
    La tecnica venne messa a punto da Thomas Ambrose Bowen, che si appassionò fin dai primi anni di studi alle diverse tecniche manuali, tutto questo nonostante non abbia ricevuto una formazione professionale di tipo medico.
    La tecnica, infatti, viene messa in pratica in un trattamento nel quale si effettuano delle manipolazioni digitali molto leggere, le quali verranno realizzate seguendo una sequenza prestabilita.
    Le pressioni, che sono molto delicate, si applicano su alcuni punti chiave, sia a livello dei muscoli sia dei legamenti.
    In più, durante l’applicazione della tecnica Bowen, ci si occuperà anche di far ruotare il muscolo o il tendine.
    Le sedute di tecnica Bowen possono durare da 10 a 40 minuti, e la persona trattata spesso indicherà di aver sentito il muscolo o il tendine sciogliersi in modo naturale.
    Per questo si indica come questa tecnica più che una terapia manuale possa essere utilizzata come un sistema che promuove l’autoguarigione della persona.
    A questo punto ci si potrebbe chiedere come possa agire la tecnica Bowen sul paziente e sul suo disturbo.
    La manipolazione parte dal presupposto per il quale i muscoli e i tendini del corpo siano come le corde di uno strumento musicale. Solo facendo risuonare queste corde nel modo giusto si creerà armonia.
    Per questo sarà possibile utilizzare le manipolazioni per trattare contratture, ma anche problemi posturali e di accumulo di tensione, aiutando il corpo a metabolizzare il problema e a liberarsene naturalmente.
    Anche in Italia si possono trovare moltissimi operatori che si occupano, su semplici lettini da massaggio, di eseguire e di offrire questi trattamenti.

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    I tumori neuroendocrini: sintomi e terapia

    Tumori: prevenzione e terapie

    di Elisa BrambillaPubblicato il: 08-06-2021

    Questo tipo di tumore origina dalla trasformazione maligna delle cellule del sistema neuroendocrino

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    Sanihelp.it – Le cellule del sistema neuroendocrino hanno funzione sia endocrina, cioè producono ormoni, sia nervosa.Le cellule neuroendocrine sono presenti in tutto l’organismo e nei diversi organi svolgono importanti funzioni, come regolare il flusso dell’aria nei polmoni, il transito del cibo nel tratto gastrointestinale o il rilascio dei succhi digestivi.Il sistema neuroendocrino è presente in tutto l’organismo e i tumori da esso originati possono perciò colpire vari organi tra cui tiroide, timo, ghiandole surrenali, intestino, pancreas, polmoni, con forme che possono essere benigne o maligne.I tumori neuroendocrini, o NET (dall’inglese Neuro-Endocrine Tumor), sono piuttosto rari (meno dello 0,5% dei tumori maligni).Uno dei fattori di rischio è costituito dall’età, in quanto l’insorgenza della malattia è più frequente tra gli adulti e gli anziani, anche se vi sono diagnosi tra bambini e adolescenti.Il sesso è, per alcuni tipi di NET, un altro fattore di rischio, per esempio il feocromocitoma è più frequente negli uomini.Il rischio è aumentato anche nelle persone con un sistema immunitario particolarmente indebolito, ma anche condizioni ambientali o stili di vita sbagliati, come l’eccessiva esposizione all’arsenico, oppure l’eccessiva esposizione al sole, possono favorire l’insorgenza del tumore a cellule di Merkel.I sintomi, almeno inizialmente, non sono presenti o non sono specifici e vengono facilmente scambiati per disturbi associabili a patologie non tumorali. Si manifestano infatti febbre, tosse persistente, mal di testa, nausea, eccessiva sudorazione, aumento o riduzione di peso, innalzamento o abbassamento della glicemia, il tutto a seconda dell’organo che è stato colpito.In base all’aspetto delle cellule tumorali al microscopio, i tumori neuroendocrini si distinguono in differenziati, poco aggressivi che crescono lentamente, e non differenziati, molto aggressivi che rapidamente causano metastasi. Altre classificazioni sono basate sulla capacità delle cellule di produrre ormoni e sull’organo coinvolto.La prevenzione vera e propria non è possibile, bisogna consultare il medico alla comparsa di sintomi, ma anche la diagnosi non è delle più semplici.La terapia di elezione, quando possibile, è chirurgica, in altri casi si ricorre alla radioterapia e alla chemioterapia.

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    Ward dà voce alle storie di tumore polmonare

    Oncologia

    di Valeria GhittiPubblicato il: 01-06-2021

    La web serie che racconta l’impatto del tumore del polmone sulla vita familiare, rinnova la sua narrazione diventando un audiolibro con una delle voci italiane più conosciute e apprezzate.

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    Sanihelp.it – Il tumore del polmone, con i suoi 40.882 nuovi casi ogni anno, è la terza neoplasia più frequente nella popolazione italiana, prima causa di morte negli uomini e terza nelle donne. Negli ultimi anni, si sta assistendo ad una significativa evoluzione del percorso diagnostico e terapeutico di questo tumore, dovuta all’identificazione di mutazioni geniche specifiche che consentono di individuare le terapie più appropriate; inoltre, l’immunoterapia lascia intravvedere prospettive fino a pochissimo tempo fa insperate.
    «A dispetto dei numeri e della sua gravità, fino a pochi anni fa si conosceva ben poco del carcinoma polmonare e non se ne parlava sui mezzi d’informazione. In una parola, i pazienti erano soli – dichiara Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna Onlus e Salute Uomo Onlus – In questi ultimi anni, però, le cose sono in parte cambiate, grazie alla ricerca e allo sviluppo di terapie innovative e mirate, con un miglioramento dell’aspettativa e della qualità di vita di questi pazienti. È cominciata un’epoca diversa, caratterizzata da un nuovo racconto di questo grave tumore; una narrazione che parte dall’esperienza personale e dalla convivenza con la malattia che coinvolge tutta la famiglia. Salute Donna e Salute Uomo hanno avvertito l’esigenza di focalizzare l’attenzione su una patologia oncologica che è tutt’ora un territorio in parte inesplorato e con cui è difficile convivere per il paziente e i suoi familiari».
    È nata così In famiglia all’improvviso. Combattiamo insieme il tumore del polmone, la campagna promossa da MSD Italia con il patrocinio di Salute Donna Onlus, Salute Uomo Onlus e WALCE – Women Against Lung Cancer in Europe Onlus. Dopo il successo della omonima web serie, l’iniziativa ora si consolida come narrazione di riferimento sul tumore del polmone evolvendosi in un grande progetto multimediale, in cui, con un audiolibro e dei podcast, la voce è la vera protagonista. Nell’audiolibro in 10 puntate ritroviamo l’aspirante regista Fernardo, l’imprenditore Carlo con la sua famiglia e tutti gli altri personaggi della web serie In famiglia all’improvviso, scritta e diretta da Christian Marazziti.
    E quando si parla di voci, una tra le più conosciute e apprezzate, in Italia, è quella dell’attore e doppiatore Luca Ward, voce narrante dell’audiolibro che, con il suo inconfondibile timbro, introduce i dialoghi e le diverse situazioni, guidando nella scoperta di nuovi punti di vista sul racconto. «Il progetto di audiolibro di In famiglia all’improvviso mi ha coinvolto subito, soprattutto per la storia che ho avuto l’opportunità di raccontare le vicende di Carlo e della sua famiglia, sconvolta dalla comparsa di un tumore al polmone, una difficile battaglia da combattere e una realtà estremamente complessa da affrontare. Un evento doloroso che ci fa comprendere quanto sia davvero importante unirsi e riscoprire i legami reciproci per combattere insieme questa malattia. La sfida maggiore è stata per me quella di raccontare un tema ostico, mantenendomi sempre al confine tra dramma e commedia per rappresentare questo argomento in tutta la sua complessità ma al tempo stesso trasmettere tutte le possibili sfumature che caratterizzano i rapporti famigliari» spiega Ward.
    Oltre all’audiolibro, nei podcast si raccontano le testimonianze di Paoletta, Daniela, Giuseppe, Stefano (narrate da Emanuel Caserio, Andrea Dianetti, Paola Iezzi e Margherita Zanatta). I nuovi contenuti audio sono disponibili sul sito www.infamigliaallimprovviso.it insieme a informazioni sulla patologia e alla web fiction.

    FONTE – CONFLITTO DI INTERESSI:comunicato stampa© 2021 sanihelp.it. All rights reserved.

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    Tumori: anticorpo made in Italy contro la leucemia

    Tumori: prevenzione e terapie

    di Elisa BrambillaPubblicato il: 01-06-2021

    L’anticorpo è stato sviluppato a Catanzaro

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    Sanihelp.it – Un nuovo anticorpo monoclonale umanizzato, chiamato ahuUmg1, prodotto da ricercatori dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, è in grado di riconoscere in modo specifico un particolare sottogruppo di leucemia linfoblastica acuta, quella di tipo T, e di attivare la risposta immunitaria dell’organismo per combatterla. 
    Lo studio è stato pubblicato sul Journal for ImmunoTherapy of Cancer, e l’Università calabrese lo ha portato avanti in collaborazione con il Centro di ricerca Tettamanti di Monza e con altri centri italiani e internazionali. Il lavoro è stato supportato dall’acceleratore di progetti biotech italiani BiovelocITA, dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC), dalla Fondazione Alessandro Maria Zancan Onlus GrandeAle Onlus e da Transcan-2 Fondazione regionale per la ricerca biomedica.
    «Diversi anni fa, nei nostri laboratori – spiega Pierfrancesco Tassone, responsabile dell’Unità di Oncologia medica traslazionale dell’università di Catanzaro – abbiamo scoperto un nuovo bersaglio antigenico specificamente espresso da cellule di leucemia acuta di tipo T (T-All), e su di esso abbiamo generato un nuovo anticorpo monoclonale umanizzato e un suo derivato ingegnerizzato bi-specifico, chiamato Bispecific T Cell Engager (Btce), capace di attivare una potente risposta immunitaria citotossica. È un nuovo agente terapeutico molto promettente per il trattamento di leucemie pediatriche e dell’adulto del tipo T, meritevole di sviluppo clinico a tempi brevi».
    La leucemia linfoblastica acuta è il tumore più frequentemente riscontrato in età pediatrica, che costituisce in questa fascia di età l’80% delle leucemie e circa il 25% di tutti i tumori diagnosticati tra 0 e 14 anni. La massima incidenza si registra tra i 2 e i 5 anni, per poi calare con l’aumentare dell’età.

    FONTE – CONFLITTO DI INTERESSI:Pharmakronos© 2021 sanihelp.it. All rights reserved.

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    Seguire l'orologio ayurvedico per dormire meglio

    Rimedi dolci

    di Stefania D’AmmiccoPubblicato il: 25-05-2021

    Assecondando i ritmi del corpo sarà possibile assicurarsi non solo una buona notte di sonno, ma anche maggiore energia durante il giorno

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    Sanihelp.it – Hai problemi di sonno e non sai proprio come venirne fuori?
    L’ayurveda ha un rimedio, non legato necessariamente alla somministrazione di erbe o alimenti specifici, ma al fatto di seguire un orologio specifico che consenta di assecondare i ritmi del corpo e dei suoi organi.
    L’orologio ayurvedico, infatti, correla gli orari del giorno e della notte agli organi del corpo e agli elementi della Natura.
    Ecco che, quindi, seguendo alcuni accorgimenti sarà possibile non solo dormire meglio, ma anche avere una salute migliore e sentirsi più in forma in generale.
    Ecco, quindi, come seguire il ritmo dell’orologio ayurvedico.
    La prima parte del giorno, dalle 6 alle 10 del mattino
    Questa fase del giorno è legata al Dosha Kapha, costituito da terra e acqua. Per evitare che questi elementi provochino difficoltà nello svegliarsi e nell’attivarsi al mattino, si dovranno fare esercizi che consentano di mettere in movimento il corpo, come i Saluti al Sole, la corsa o la marcia.
    Si dovrà privilegiare il calore, e a livello di cibi si dovrà cercare di orientarsi verso sapori non dolci, ma amari o speziati.  
    Dalle 10 alle 14
    In questa parte del giorno si ha prevalenza di Pitta, il Dosha formato da fuoco e una piccola parte di acqua.
    In questa fase la tua energia sarà al suo picco, quindi si potranno svolgere i compiti più impegnativi, e a livello di cibo ci si potrà concedere un po’ di tutto, cercando sempre di stare leggeri.
    Dalle 14 alle 18
    In questa fase del giorno prevale il Dosha Vata, formato da aria ed etere. Per questo è una parte del giorno da dedicare soprattutto alla creatività e ad attività più calmanti, come lo yoga leggero, lo stretching o una passeggiata.
    Uno spuntino fatto in questa fase della giornata dovrà essere a base di cibi più acquosi, come lo yogurt, il latte, le creme di frutta e così via.
    La sera, dalle 18 alle 22
    In questa fase tornerà a prevalere Kapha. Il corpo rallenterà e, in questo caso, bisognerà assecondarlo. Ci si potrà dedicare allo sport, ma alla fine della propria sessione di allenamento si dovrà cercare di fare stretching, una doccia calda o un bagno, in modo da preparare il corpo al sonno in modo adeguato.
    Si dovranno privilegiare i cibi leggeri e proteici, evitando quelli troppo pesanti e oleosi.
    Dalle 22 alle 2 di notte
    È qui che, grazie a Pitta, avviene la digestione. Per questo bisognerebbe finire di mangiare almeno alle 21, così da consentire l’inizio del processo digestivo.
    Dalle 2 di notte alle 6 del mattino
    In questa parte della notte il corpo si rigenera e prevarrà nuovamente Vata. È per questo che la meditazione avrà effetti molto positivi se praticata alle cinque del mattino o alle sei.

    FONTE – CONFLITTO DI INTERESSI:Natural Health© 2021 sanihelp.it. All rights reserved.

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    Oncologia: sfondato il fondo per i farmaci innovativi

    Tumori: prevenzione e terapie

    di Elisa BrambillaPubblicato il: 25-05-2021

    Il tetto di 500 milioni si è dimostrato insufficiente

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    Sanihelp.it – Non sono bastati 500 milioni, il tetto fissato per il Fondo dei farmaci innovativi oncologici è stato sfondato di 464,2 milioni, con una spesa di 964,2 milioni di euro. Il Fondo, istituito nel 2017, per la prima volta si rivela insufficiente, e il rischio è che i pazienti non possano più accedere in tempi brevi alle terapie innovative antitumorali.
    Diverso il caso dei farmaci innovativi non oncologici, che con una dotazione identica (500 milioni) hanno fatto registrare nel 2020 un avanzo di 193 milioni di euro.
    È chiaro che nel campo dei farmaci innovativi necessiti una riforma che preveda l’aumento delle risorse per i trattamenti oncologici, oppure dei meccanismi di compensazione in caso di sfondamento di una delle due fonti.
    Andrebbe prevista anche una maggiore permanenza nel fondo, che attualmente è di 36 mesi, per i farmaci per i quali non esistano alternative terapeutiche valide al momento della perdita della caratteristica di innovatività.
    Queste e altre idee sono state proposte durante il Webinar, organizzato dal Centro Studi Americani, dal titolo: I fondi per i farmaci innovativi: una best practice italiana che può essere migliorata. 
    «Oggi comprendiamo cosa significa non investire abbastanza in Sanità – spiega Alessandra Sartore, Sottosegretaria all’Economia e alle Finanze – per quanto riguarda i Fondi per i farmaci innovativi non oncologici e innovativi oncologici, condivido la necessità di far qualcosa sulla flessibilità nella loro gestione e sull’estensione della durata dell’innovatività. Possiamo andare avanti su una nuova contabilizzazione delle terapie innovative. È fondamentale approfondire attraverso un dialogo aperto con il Parlamento per garantire l’accesso all’innovazione da parte di tutti i pazienti».

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    Nek voce di Eroi anonimi

    Iniziative

    di Valeria GhittiPubblicato il: 25-05-2021

    Il cantante è la voce narrante del ciclo di podcast, che racconta le storie di sei persone che hanno ricevuto un organo e quella di un donatore vivente, per sensibilizzare alla donazione di organi.

    © Eroi anonimi

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    Sanihelp.it – Eroi Anonimi, la campagna di sensibilizzazione alla donazione di organi promossa da Chiesi Italia, che già si avvale del sito web www.eroianonimi.it e di una pagina Facebook dedicata, si arricchisce con un podcast in 7 puntate che raccontano le storie, le emozioni e i progetti di vita di sei riceventi di trapianto (di rene e fegato) e di un donatore vivente (di rene), accompagnate dalla voce narrante di un testimonial d’eccezione, Nek. «Un podcast che racconta come la donazione di organi può salvare tante vite umane, raccontato da chi l’ha vissuta in prima persona. Perché è vero che non tutti i supereroi indossano una maschera. Ma di certo, tutti questi eroi hanno un cuore grande. Pronto a battere all’infinito» racconta il cantante nel trailer del ciclo.
    Protagonista del primo podcast è il DJ Alex. Ancora molto giovane scopre di avere una malattia rara per la quale dovrà sottoporsi alla dialisi. Inizia il suo trattamento che lo accompagna negli anni fino a che conosce Zahra, una ragazza che arriva da Teheran. Si innamorano, si sposano. Poi un giorno la dialisi non funziona più e per Alex arriva il momento di pensare al trapianto, unica alternativa per tenerlo in vita. Zahra ricorda un’amica che aveva donato un rene per la sorella e decide di fare il test di compatibilità. E per un caso veramente inaspettato si scopre che quella ragazza, arrivata dall’altra parte del mondo, non solo ha lo stesso gruppo sanguigno, ma anche reni perfettamente compatibili con quelli del marito. Zahra non ha dubbi che quella sia la cosa giusta da fare. La storia di Alex ha un lieto fine grazie alla fortuna di trovare un familiare compatibile e nelle condizioni di potergli donare un rene. Ma solitamente ciò non accade. Per questo è importante che molte persone esprimano la volontà alla donazione mentre sono in vita, così da rendere disponibili i propri organi dopo la morte.
    Attraverso il racconto di storie di vita positive come quella di Alex e Zahra, la campagna intende promuovere una call to action ad esprimere il consenso alla donazione di organi, una scelta altruistica che può salvare vite umane o offrire al prossimo un’opportunità di vita migliore. Attualmente in Italia sono 8.273 le persone in attesa di un trapianto, di queste oltre 6.000 aspettano un rene, oltre 1.000 un fegato e 656 un nuovo cuore. Dando il proprio assenso alla donazione, un singolo individuo può salvare fino a 7 vite. Sono molteplici i metodi per farlo, il più semplice e immediato è tramite la propria carta di identità al momento del rilascio/rinnovo.
    I podcast si concludono con il commento di un clinico sul tema del trapianto e saranno disponibili anche sul sito eroianonimi.it dove saranno spiegati agli ascoltatori gli aspetti più tecnici legati alla donazione. Il ciclo, in sette episodi della durata di circa 20 minuti ciascuno, è a puntate settimanali, dal 24 maggio ogni lunedì, disponibili su Spotify, Apple Podcast-Itunes, Google Podcast e altre piattaforme. 

    FONTE – CONFLITTO DI INTERESSI:Eroi anonimi – Chiesi© 2021 sanihelp.it. All rights reserved.

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