Cure alternative
In che cosa consiste una seduta in una di queste vasche? E quali sono i disturbi che si possono trattare?
Sanihelp.it – Spesso avvolte da un’aura di mistero, quasi di ilarità, le vasche a privazione sensoriale si stanno diffondendo sempre di più, e si possono trovare anche nel nostro Paese.
Questo tipo di dispositivo può aiutare in tante situazioni, e conoscerlo meglio potrà consentire a molte persone di considerare il suo utilizzo per alleviare disturbi di varia natura.
Come prima cosa andrà chiarito che cosa siano le vasche a privazione sensoriale.
Queste sono, più che delle vere e proprie vasche, delle specie di grandi contenitori che vengono chiusi nel momento in cui la persona si trovi al suo interno.
La persona si potrà distendere al loro interno e potrà lasciarsi cullare dall’acqua, sperimentando sì l’isolamento, ma anche molti altri tipi di esperienze, dal fatto di sentire suoni fino al fatto di sognare ad occhi aperti.
Il fatto di galleggiare nell’acqua non provoca sensazioni spiacevoli. L’acqua, infatti, viene scaldata per arrivare alla temperatura corporea, ed è salata, in modo da favorire il galleggiamento.
Così, chi vi entrerà potrà sentirsi semplicemente galleggiare e potrà lasciar andare pensieri e preoccupazioni.
Ma quali sono i casi nei quali si potrà utilizzare la vasca a privazione sensoriale?
Innanzitutto in tutte le situazioni nelle quali la persona soffra di problemi come la depressione, l’ansia o anche il dolore. Infatti, l’immersione in una vasca di questo tipo consente di ridurre notevolmente i livelli di cortisolo, il così detto ormone dello stress, limitando anche la risposta negativa del corpo agli stimoli.
L’utilizzo della vasca è stato visto anche nel recupero delle dipendenze, soprattutto nelle persone che utilizzassero delle droghe così dette leggere, o farmaci per affrontare il dolore. Questo sempre per l’effetto di rilassamento e di riduzione dello stress che si può avere grazie all’uso della vasca.
Infine, la vasca a privazione sensoriale può aiutare a ridurre problemi come l’ipertensione e le palpitazioni, in quanto il corpo, in questa condizione protetta, tenderà anche a ridurre il battito cardiaco.
Se la vasca a privazione sensoriale è sicura, la si sconsiglia a chi soffra di forte paura dell’acqua e a chi sia claustrofobico.