La ricetta più tradizionale del Natale guarda al futuro: è, infatti, arrivato il primo panettone italiano con farina di grillo, lanciato da Small Giants, startup fondata da Edoardo Imparato e Francesco Majno, con sede prima a Londra e poi a Milano. Nella versione classica, l’insolito ingrediente viene unito a un impasto di farina di frumento, uova, burro, lievito, arricchito da gocce di cioccolato fondente. Per chi vuole spingersi oltre, c’è la variante gourmet che include un vasetto di crema spalmabile alle nocciole da aggiungere a piacere e un’audace guarnizione di larve tostate e salate, da cospargere sulle fette. Il dolce, realizzato artigianalmente in collaborazione con maestri pasticceri, è stato presentato in anteprima all’Artigiano in Fiera a Milano nel dicembre 2024, dove il pubblico ha potuto assaggiarlo e acquistarlo. La distribuzione vera e propria è, invece, iniziata nel novembre 2025, con la commercializzazione online. “Il nostro obiettivo è rendere appetibili gli alimenti del domani”, dichiara Imparato, amministratore delegato dell’azienda, giurando che i primi riscontri sono stati positivi.
Le proprietà nutrizionali
Inserire questa speciale materia prima nella specialità natalizia non è un vezzo, ma una scelta che apporta benefici nutrizionali concreti. Anzitutto, fornisce proteine complete, che includono tutti e nove gli amminoacidi essenziali, in quantità paragonabili a quelle di carne, uova, latticini. Apporta, inoltre, grassi buoni, in particolare acidi polinsaturi come gli omega-3. Poi contiene vitamine, soprattutto la B12, preziosa per la formazione dei globuli rossi, il rafforzamento del sistema immunitario, la regolazione dell’umore, e minerali, tra cui ferro, zinco, calcio, potassio, fosforo. Infine, è una fonte di fibre, utili alla funzionalità intestinale: tra queste, la chitina, presente nell’esoscheletro degli insetti, così come in alghe, crostacei, molluschi, funghi. Insomma, un vero superfood, sotto forma di una polvere dal sapore leggermente nocciolato.
Prodotti ad alta sicurezza
Gli standard di sicurezza, che garantiscono l’idoneità della farina di grillo al consumo umano, sono rigorosi. In particolare, quella impiegata nel panettone proviene da strutture certificate in Vietnam, valutate e approvate dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (European Food Safety Authority, Efsa). L’intero processo produttivo è sottoposto a controlli rigorosi, che verificano l’assenza di patogeni e di contaminanti chimici.
Un cibo amico del Pianeta
Oltre che sul fronte della nutrizione, si registrano effetti positivi anche dal punto di vista ambientale. Secondo la Food and Agriculture Organization (Fao) delle Nazioni Unite, i grilli hanno, infatti, un impatto molto inferiore rispetto a quello di carne e pesce. Il loro allevamento comporta una riduzione delle emissioni di gas serra del 99% rispetto a quello dei bovini. Rilevante è anche la diminuzione delle risorse idriche e del suolo necessari: basti pensare che per produrre un chilo di manzo servono 15mila litri di acqua e 200 metri quadrati di terra, mentre per un chilo di grilli sono sufficienti 10 litri di acqua e 15 metri quadrati di terreno. A ciò si aggiunge l’alta efficienza: occorrono sei volte meno mangimi per produrre un chilo di proteine di grillo rispetto a un chilo di proteine bovine. Senza contare che questi insetti producono quantità minime di deiezioni e ammoniaca rispetto agli animali da allevamento convenzionali. Infine, possono nutrirsi di scarti organici, contribuendo a ridurre i rifiuti.
Le prospettive future
Grazie a prodotti come questo panettone, il nostro Paese si sta gradualmente avvicinando alle abitudini di molte zone del mondo, dove gli insetti fanno già parte del menù quotidiano. Del resto, l’interesse verso questo settore alimentare innovativo è cresciuto costantemente, tanto che, secondo alcune stime, il mercato europeo potrebbe raggiungere i 2,7 miliardi di euro entro il 2030. Nel frattempo, la sfida dei produttori resta quella di proporre ai consumatori esperienze gastronomiche il più possibile gradevoli, in modo da conquistare la loro fiducia un morso alla volta.
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