Cure alternative
Come utilizzare questa parte del famoso vegetale per aiutare a ridurre il colesterolo e combattere altri disturbi
Sanihelp.it – Il tarassaco è una pianta davvero molto diffusa in Italia, e si scoprono sempre più utilizzi.
In questo caso, si tratta dell’uso della sua radice, forse ancora poco conosciuta, ma al centro di diverse ricerche.
Vediamo, quindi, in che modo poter utilizzare la radice di tarassaco, e quali sono i suoi benefici.
In primo luogo, la radice di tarassaco, soprattutto se assunta sotto forma di estratto, aiuta a ridurre il colesterono e anche a ridurre la pressione alta.
Allo stesso tempo, può aiutare a ridurre la quantità di zuccheri nel sangue, portando il corpo a regolare in modo naturale l’insulina.
E’ un ottimo preparato anche per il suo contenuto in antiossidanti, e proprio per questo è stata studiata allo scopo di comprendere gli effetti sull’invecchiamento, ma anche sulla riduzione del cancro.
Sembra che, infatti, il contenuto in antiossidanti renda la radice di tarassaco un’ottima candidata per coadiuvare i trattamenti tradizionali contro il cancro.
Una funzione per la quale il Tarassaco è già molto conosciuto riguarda la sua capacità diuretica. Anche la radice ha queste caratteristiche, e può aiutare a riattivare i reni e la vescica, in modo che questi svolgano correttamente l’azione di eliminazione delle scorie.
Infine, l’estratto secco di radice di tarassaco è ricco di vitamina K. Questa è poco conosciuta, ma aiuta non solo a contrastare l’azione tossica degli integratori di vitamina D3, spesso assunti dalle donne in menopausa, ma anche a fissare il calcio nelle ossa, combattendo in modo efficace l’osteoporosi.
Per assumere l’estratto di radice di tarassaco ci si dovrà rivolgere al proprio erborista. Insieme al medico, questo professionista si potrà occupare di trovare il dosaggio più adeguato basandosi sulla storia clinica del paziente e anche sulle eventuali medicine già assunte.
Infatti, non dovrebbe essere assunto da chi assuma già diuretici e altri medicinali che agiscono sulla funzione dei reni e della vescica.