Malattie
Recentemente apparso con occhiali provvisti di benda, l’allenatore del Napoli ha spiegato di soffrire di una malattia autoimmune. Ecco di cosa si tratta.
Sanihelp.it – «Soffro di una malattia autoimmune, la miastenia. Sono 10 giorni che non sono me stesso e voglio dirlo a tutti i ragazzini che hanno paura quando hanno un qualcosa di strano e non si vedono bene allo specchio: la vita è bella e bisogna affrontarla senza paura, senza nascondersi» così Rino Gattuso, tecnico del Napoli, ha parlato, ai microfoni di Sky, subito dopo il pareggio con il Torino, chiarendo perché da alcuni giorni appariva in panchina con occhiali protettivi.
La miastenia gravis è una malattia autoimmune caratterizzata da debolezza muscolare: in pratica il sistema immunitario aggredisce parti dell’organismo non riconoscendole come proprie. Nel caso specifico, esso produce anticorpi che impediscono a una sostanza necessaria per la contrazione dei muscoli, l’acetilcolina, di svolgere la propria funzione causando, così, la debolezza muscolare. I sintomi oculari – visione doppia (diplopia) e abbassamento di una o entrambe le palpebre – sono generalmente i primi a comparire. La malattia, caratterizzata da facile affaticamento dei muscoli, tende a peggiorare quando si è stanchi e migliora dopo il riposo.
«Comunque sono vivo» ha proseguito scherzando Gattuso. «Perché ho sentito voci in giro che dicevano che ho un mese di vita, ma tranquilli che non muoio. Ho questa malattia da 10 anni, questa è la terza volta che mi ha colpito e stavolta mi ha colpito forte, ma tranquilli perché l’occhio tornerà al suo posto e sarò più bello, speriamo, il più presto possibile. Adesso non sono bello da vedere, ma passerà pure questa».
Del resto già nel 2018, nell’ambito del programma monografico Campi di Battaglia, nella puntata a lui dedicata, Ringhio aveva rivelato di fare i conti da tempo con questo problema: «A 34 anni ero quasi a fine carriera e durante Milan-Lazio per trenta minuti ho giocato con un occhio solo. Ad un certo punto al trentesimo minuto mi sono scontrato con un giocatore, pensavo fosse un avversario, invece era Nesta. Ne ho sentite tante, dal tumore alla distrofia muscolare. Finalmente poi hanno scoperto che ho la miastenia (oculare). Ti porta alla diplopia perché non funzionano bene i muscoli degli occhi e gli occhi vanno per affari loro. Vedi tutti gli oggetti in quattro o cinque posizioni diverse».
Non ci sono cure risolutive per la malattia, ma le attuali terapie possono aiutare a ridurre i sintomi e permettere una buona qualità di vita a chi ne soffre. Andrebbero anche evitati sforzi fisici e stress, ma Gattuso non sembra intenzionato a rinunciare alla vita stressante da tecnico: «I ragazzi mi sono stati tanto vicino, anche se lo nascondevo negli ultimi giorni facevo tanta fatica: vedere doppio 24 ore al giorno non è facile, solo un pazzo come me può stare in piedi. E non mi piace vedere la gente che si emoziona a vedermi in questo modo… Ma va accettato perché nella vita c’è di peggio, e io ho la fortuna di fare quello che mi piace nella vita».