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Acqua di riso, l'elisir per capelli rovinati

Rimedi dolci

Come avere chiome sane e una cute più idratata grazie all’uso di questo ingrediente economico e accessibile

Sanihelp.it – Molti considerano l’acqua utilizzata per cuocere il riso come un residuo inutile, da gettare via.

In realtà, l’acqua di riso viene considerata un elisir per i capelli, in particolare come un mezzo per aumentare lo spessore dei capelli e per ridurre i problemi al cuoio capelluto.

Ecco come utilizzare l’acqua di riso per i capelli.

Se tutti conosciamo l’acqua di riso come residuo della cottura, è possibile realizzare questa acqua di bellezza mettendo a mollo per diverse ore del riso in acqua.

Basterà mettere una tazza di riso in acqua (una quantità sufficiente e di poco superiore a quella del riso), lasciando a riposare per almeno 12 ore fino a quando il riso inizierà a produrre le sostanze che renderanno l’acqua benefica per i capelli.

Questo perché il riso tenderà a fermentare e, come accade per altre sostanze fermentate, potrà produrre gli effetti positivi, in questo caso sulla pelle e sui capelli.

In particolare, nell’acqua di riso sono stati trovati nutrienti quali antiossidanti, flavonoidi, vitamine B, la vitamina E, carboidrati e aminoacidi.

Per utilizzare, poi, l’acqua di riso esistono diversi sistemi.

Per chi non abbia particolari problemi, ma voglia comunque avere capelli più lucidi, sarà possibile fare l’ultimo risciacquo, dopo lo shampoo, usando proprio l’acqua prodotta dal riso.

Per chi, invece, voglia rinforzare profondamente capelli e cute si potrà eseguire un impacco di acqua di riso prima del lavaggio: si distribuirà il composto sul cuoio capelluto e sui capelli, e si lascerà per venti minuti circa.

Infine, per chi non voglia fare un vero e proprio impacco ma una maschera, si potrà applicare l’acqua di riso prima del balsamo, e dopo il lavaggio. Si lascerà in posa circa tre minuti e poi si sciacquerà.


Fonte: http://www.sanihelp.it/rss/rss_salute.xml

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