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    Maturità, i consigli per la prova di greco. La prof: “Ragionare, gestire il tempo e le fasi per evitare l’ansia. E fatevi amico il dizionario”

    Statistiche alla mano, quando l’alternanza tra le discipline della seconda prova porta nella busta la versione di greco tra gli studenti del liceo classico la paura aumenta. E c’è da immaginare che quest’anno non vada diversamente, anche perché – complici la pandemia e le diverse modifiche apportare alla struttura dell’esame – i ragazzi che si sederanno sui banchi giovedì mattina saranno i primi a confrontarsi con la versione di greco dopo sei anni.

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    Primo: ragionare
    La prova, tuttavia, “non è uno scoglio insuperabile” afferma Paola Melissano, insegnante di greco e latino al liceo classico Carducci di Milano, che invita gli studenti sfruttare “i vantaggi offerti dalla sua struttura”. Sì, perché la prova di oggi è molto più articolata del semplice testo da tradurre assegnato fino a una decina di anni fa. Ci sono una breve introduzione in italiano, un pre e un post testo, la versione e tre domande. “È fondamentale ragionare tenendo presente la griglia di valutazione, sapere cosa viene richiesto e quali sono gli indicatori considerati, nella consapevolezza che la traduzione rappresenta solo uno dei fattori” aggiunge l’insegnante, che punta sui calcoli per tenere a bada l’ansia degli allievi: “La sufficienza corrisponde a 12 punti ed è possibile ottenerne sei grazie alla parte dedicata alla comprensione”. Il primo consiglio, quindi, è di ragionare e non perdersi d’animo.
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    Secondo: procedere per fasi
    Il secondo – senza dubbio fondamentale – è di muoversi con metodo per sfruttare al meglio il tempo. “Per far sì che le 6 ore a disposizione non si trasformino in un ulteriore fattore di ansia è importante procedere per fasi” spiega Melissano, che suggerisce di partire dall’analisi dell’introduzione in italiano, da cui “ricavare tutti gi elementi utili per comprendere l’opera e il contesto di riferimento”.
    Dopodiché è bene saltare direttamente alle tre domande – la prima riguarda la comprensione del testo, la seconda l’aspetto linguistico e stilistico, la terza chiede una riflessione sul tema trattato da svolgere anche attraverso collegamenti con altre materie – e ipotizzare le risposte in base alle informazioni già ricavate. “Solo a questo punto, essendosi già fatti un’idea abbastanza chiara su cosa si potrà trovare, consiglio di passare alla traduzione – aggiunge l’insegnante -. In questo modo anche chi ha più difficoltà non sarà del tutto disorientato e potrà affrontare il testo con atteggiamento positivo”.

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    Terzo: non strafare e non andare fuori tema
    Infine si tornerà alle domande per completare e perfezionare le risposte. E qui è bene tenere presenti due indicazioni: “Per il secondo quesito è importante non lasciarsi prendere dall’ossessione di trovare la figura retorica più ardita, ma mettere in evidenza elementi semplici e significativi. Per il terzo, invece, è fondamentale non andare fuori tema. Il rischio è di dare l’impressione di voler svicolare”.
    Quarto: orologio, pause e spuntini
    Ultimi, ma non per importanza, sono i consigli pratici. Portare con sé un orologio per tenere sotto controllo il tempo e acqua e cibo, non solo per limitare i cali di zuccheri, ma anche “per concedersi delle pause per evitare cali di concentrazione e staccare per qualche minuto se necessario”. L’importante è sapersi gestire e non scoraggiarsi: “Se un passaggio della versione risulta poco chiaro, si va avanti: può essere il testo stesso a dare indicazioni per sciogliere il modo lasciato in precedenza”.

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    Usare il dizionario
    Infine – ma qui il consiglio è più per i giorni precedenti che per la mattina della prova – è fondamentale “riprendere confidenza con il dizionario” aggiunge Melissano, sottolineando come oggi gli studenti “trovino più pratico cercare le parole online. Il vocabolario, però, è l’unico strumento che si ha a disposizione durante l’esame: è bene farselo amico”. LEGGI TUTTO