consigliato per te

  • in

    Una gestione sostenibile delle acque è possibile grazie alla tecnologia

    “Acqua pulita” è uno dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. A 7 anni dalla scadenza, in Italia c’è ancora tanto lavoro da fare e da tempo diversi enti pubblici sensibilizzano le Istituzioni rispetto a un cambio di passo sia nel trattamento delle acque reflue, sia nella revisione degli impianti di distribuzione dell’acqua.

    Secondo i dati del SII, Servizio Idrico Integrato, la rete degli acquedotti italiani è obsoleta e il tasso di sostituzione è pari allo 0,42% annuo, mentre un valore soddisfacente dovrebbe essere del 2%. Ancora, le perdite degli impianti di distribuzione riguardano il 42% della rete contro il 20% della Francia e l’8% della Germania. Per contro, i ritardi nell’adeguamento delle fognature e dei sistemi di depurazione sono già costati al Sistema Paese diverse procedure di infrazione da parte della Comunità Europea.

    La sfida, dunque, è  duplice. Da un lato è necessario limitare le perdite degli acquedotti, dall’altro si deve intervenire con più decisione nel trattamento delle acque reflue. In entrambi i casi, la soluzione passa attraverso un maggiore impegno da parte delle istituzioni pubbliche e delle aziende, oggi possibile grazie all’utilizzo di tecnologie già disponibili e ben testate. LEGGI TUTTO

  • in

    Efficienza energetica nell’industria: un salto quantico è possibile

    Affrontare con decisione il tema dell’efficienza energetica nel settore industriale è ormai doveroso. Se non è bastato dimostrarne i benefici in termini di riduzione delle emissioni di CO2, ci ha pensato l’altalena dei prezzi dell’energia a scatenare un’ulteriore sensibilizzazione sul tema.

    I dati riportati da ABB in studi come questo sono significativi: secondo la IEA, l’industria utilizza il 37% del fabbisogno energetico globale e produce il 24% delle emissioni totali di CO2. In particolare, circa il 70% dei consumi di elettricità nell’industria è associabile ai motori elettrici. Parliamo di motori di piccola taglia, presenti negli elettrodomestici ma anche negli automatismi dei finestrini delle auto; di quelli di taglia media, che si trovano per esempio negli impianti di climatizzazione, nelle macchine utensili, negli ascensori o nelle metropolitane e, infine, i motori utilizzati in navi, treni e, in generale, nelle attrezzature pesanti.

    Accanto a tutte le altre azioni possibili per ridurre l’impatto ambientale, dall’installazione di impianti fotovoltaici all’elettrificazione del parco auto aziendale, al riciclo al 100% dei prodotti di scarto e, in generale, la diffusione di una concreta cultura aziendale per la sostenibilità, è auspicabile, e doveroso, pensare a macchine e attrezzature più efficienti, a partire dai motori che le alimentano. LEGGI TUTTO

  • in

    Smart Cities: per un’evoluzione sociale, economica ed ambientale

    Nell’ultimo IESE Cities in Motion Index, Milano, la prima città d’Italia in classifica, si posiziona al 57mo posto a livello globale grazie agli indici relativi al Capitale Umano, al Profilo Internazionale, alla Mobilità e ai Trasporti. Ma, se si considera l’Ambiente, Milano piomba all’81mo posto e Roma, 65ma in classifica generale, al 91mo.

    Considerando espressamente la sostenibilità urbana, il riferimento può essere l’Arcadis Sustainable Cities Index 2022, in cui Milano si posiziona al 51mo posto nella classifica globale e tra le prime 20 città al mondo per il solo punteggio “Pianeta”, mentre Roma è tra le prime 30. In definitiva, qualsiasi indicatore si utilizzi, le maggiori città italiane non sembrerebbero eccellere in sostenibilità.

    Le motivazioni possono essere diverse, non ultime la morfologia del nostro Paese, l’urbanistica delle nostre città e l’età media di edifici. Ma, interpretazioni a parte, è evidente che per raggiungere il livello di sostenibilità in tutte le sue forme richiesta dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, il cammino da fare sia ancora lungo. LEGGI TUTTO

  • in

    Iniziative concrete per la sostenibilità nel sociale

    La sostenibilità non è solo ambientale. Infatti, se la difesa del Pianeta e la salvaguardia delle risorse naturali rimangano prioritarie, una revisione in ottica sostenibile della visione strategica di un’azienda non può non tenere conto della propria comunità di dipendenti e della Società in generale. Non a caso, l’acronimo ESG (Environmental, Social and Corporate Governance) accosta l’Ambiente ai termini “Social” e “Governance” delle risorse aziendali.

    Una strategia orientata alla sostenibilità, dunque, passa per iniziative concrete e di valore che coinvolgano le persone, i dipendenti ma anche e soprattutto la comunità in cui un’azienda opera. All’interno della strategia ABB 2030, l’azienda ha all’attivo più di 400 iniziative di responsabilità sociale in 40 Paesi, finora ha coinvolto più di 4mila dipendenti in attività di volontariato e ha investito oltre 10 milioni di dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Come garantire la sostenibilità lungo tutta la filiera

    In un modello di produzione che fa largo ricorso all’assemblaggio di componenti provenienti da terze parti, essere sostenibili non è semplice. Le aziende produttrici non solo devono garantire che ciò che esce dai loro centri di produzione soddisfi i criteri di sostenibilità, ma devono assicurarsi che ciò valga lungo tutta la supply chain, dal più piccolo fornitore fino ai partner di logistica e commerciali.

    È importante che tutti gli attori coinvolti aderiscano a una strategia comune di condivisione delle responsabilità sull’ambiente e sul sociale, ormai imprescindibile. In primo luogo, perché nei bilanci di sostenibilità, che dal 2024 diventeranno obbligatori per tutte le aziende con più di 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e un bilancio annuo di almeno 43 milioni, si devono riportare prove concrete di questo impegno su tutta la catena di fornitura e, in seconda battuta, perché l’anello finale della catena, l’azienda cliente, sta già scegliendo i propri fornitori in base ai loro sforzi concreti in ottica sostenibile.

    ABB – leader mondiale nell’elettrificazione e nell’automazione – si pone l’obiettivo di consentire un futuro più sostenibile ed efficiente in termini di risorse. Un obiettivo che si persegue in attraverso iniziative reali ma che, soprattutto, si manifesta nello sviluppo delle sue soluzioni, frutto del mix tra un forte know-how ingegneristico, prodotti di eccellenza e una profonda vocazione alla transizione digitale, sia per la produzione, sia per la gestione dei prodotti. LEGGI TUTTO