In tutto il mondo il degrado del suolo si sta diffondendo: cattive pratiche di coltivazione, uso irrazionale dell’acqua, di diserbanti, taglio di alberi, ma anche incendi, siccità, precipitazioni intense riducono la capacità di assorbire carbonio, amplificando la crisi climatica. Non solo. Dagli anni Sessanta, abbiamo perso il 21% della produttività agricola proprio a causa del cambiamento climatico e, ogni anno, spendiamo globalmente 50 miliardi di dollari per i danni causati dalle inondazioni sempre più frequenti. Si parla sempre più spesso di agricoltura sostenibile sostenuta dalle innovazioni tecnologiche e dall’intelligenza artificiale. La ricerca è infatti orientata a cercare soluzioni per coniugare produzione agricola e sostenibilità cercando di promuovere pratiche economicamente vantaggiose proteggendo la biodiversità e le risorse naturali. E se la parola chiave è “prevenzione”, il passo ulteriore da fare oggi è rendere i dati e le analisi per proteggersi dal cambiamento climatico un diritto accessibile a tutti. Si può fare.
Riciclo
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02 Novembre 2025
GreenAnt e le formiche tessitrici
Su questa traccia prendono vita startup come GreenAnt nata come progetto di agricoltura sostenibile, dedicato all’allevamento di formiche tessitrici, una specie endemica del Sud-Est asiatico capace di proteggere le coltivazioni di mango da parassiti e malattie senza l’uso di pesticidi chimici. In pratica, un potente pesticida naturale. “Nel 2022, con il supporto di uno dei più prestigiosi centri di ricerca thailandesi, abbiamo lanciato un primo programma per promuovere pratiche agricole più sostenibili e ridurre la dipendenza dai prodotti chimici – spiega il ceo di GreenAnt Mario Simmaco – Durante questa fase pilota ci siamo resi conto che molti agricoltori non potevano adottare metodi più sostenibili perché non avevano accesso a strumenti finanziari o assicurativi che li proteggessero dal rischio di perdita del raccolto. In quel momento abbiamo capito che la vera innovazione non era soltanto nella biologia, ma nella connessione tra dati, rischio e finanza. È così che siamo passati da un progetto agricolo a una piattaforma globale per la resilienza climatica, dove tecnologia e finanza lavorano insieme per lo sviluppo sostenibile”. Ma l’idea innovativa È proprio su questo cambio di paradigma che GreenAnt vuole contribuire: rendere la prevenzione e la protezione climatica un diritto accessibile a tutti.
Startup
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28 Ottobre 2025
Le previsioni e l’agricoltura di precisione
Oggi GreenAnt costruisce prodotti combinati, in cui dati satellitari, intelligenza artificiale e strumenti finanziari si integrano per creare soluzioni di protezione. “Come? Traduciamo le previsioni meteorologiche in azioni concrete come strumenti assicurativi che si attivano automaticamente prima che un disastro naturale colpisca – spiega ancora Simmaco che con Anya Bégué e Qi Liu hanno fondato la Startup – Un tema cruciale per l’Italia visto che viviamo in un Paese in cui gli eventi climatici estremi, dalle alluvioni in Emilia-Romagna agli incendi nel Sud, stanno diventando frequenti. Ma il sistema di gestione del rischio è ancora concentrato quasi esclusivamente sull’emergenza e poco sulla prevenzione. Per costruire un futuro resiliente servono dati accessibili e strumenti assicurativi inclusivi, che permettano anche a famiglie, imprese agricole e piccoli comuni di proteggersi prima che i danni avvengano”.
Fondata nel 2021 nei Paesi Bassi GreenAnt ha un obiettivo: rendere il rischio climatico gestibile e assicurabile. Il team opera principalmente tra l’Aia, nei Paesi Bassi, e Boston, dove si concentrano rispettivamente le attività di sviluppo tecnologico e di collaborazione con il mondo accademico e finanziario. “Stiamo inoltre aprendo una nuova sede in Italia, per rafforzare la nostra presenza nel Mediterraneo e contribuire più da vicino alla resilienza climatica del territorio italiano, che negli ultimi anni è stato tra i più colpiti da alluvioni e incendi in Europa”. Tra le sette startup innovative, selezionale dall’acceleratore FoodSeed per ridisegnare in chiave sostenibile il futuro del cibo. FoodSeed è parte della Rete Nazionale di CDP Venture Capital che il 21 ottobre scorso ha presentato i progetti finalisti della terza edizione: Prospecto, Bloxy, AlmaSerum, Kymia, PeelPack, GreenAnt e NOIET.
La storia
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Una mappa dinamica dei rischi climatici
Previene i rischi climatici e aumenta le rese, così la startup ha sviluppato Desidera uno strumento di nuova generazione per la mitigazione dei rischi climatici e la gestione di precisione del territorio agricolo. “È un motore di analisi predittiva che combina dati satellitari, meteorologici e ambientali con algoritmi di intelligenza artificiale per creare una comprensione precisa e dinamica del territorio. Grazie a Desidera, siamo in grado di definire le soglie che trasformano la pioggia in alluvione, di stimare il livello di rischio in tempo reale e di tradurre tutto questo in azioni economiche e strumenti di protezione anticipata”. Non è solo una piattaforma di analisi: si può chattare direttamente con la sua AI, ponendo domande e ricevendo risposte personalizzate su rischi, previsioni o condizioni di un’area specifica. È come avere un consulente ambientale e finanziario sempre a disposizione, capace di spiegare dati complessi in linguaggio chiaro e operativo”, spiegano i fondatori. Desidera amplierà le proprie capacità includendo anche analisi sul rischio di siccità e sul rischio di incendio. “Gli agricoltori possono sapere con giorni di anticipo se una pioggia rischia di allagare i campi o se un periodo di siccità si protrarrà troppo a lungo. Queste informazioni permettono di pianificare semine, irrigazioni e raccolti in modo più efficiente, riducendo sprechi e perdite e migliorando la sostenibilità delle produzioni agricole”.

