in

L’efficienza energetica di edifici e infrastrutture si realizza con un impegno collettivo

Quando si parla di Smart City si chiamano in causa diversi attori. Rendere Smart una città non significa solamente agire sull’urbanizzazione, ma anche sulla generazione e la distribuzione delle risorse, energetiche e non solo, sulla mobilità e, infine, sulla socialità.

La realizzazione di una Smart City si basa sulla disponibilità dei dati da piattaforme digitali di acquisizione e monitoraggio a cui devono essere connessi gli impianti dei building che costituiscono il tessuto urbano. Piattaforme unificate in cui convergono i dati di molteplici tecnologie provenienti da settori ora convertiti alla digitalizzazione, come l’impiantistica elettrica e meccanica degli edifici, che richiedono standard comuni, interconnessione e interoperabilità, ovvero collaborazione tra i fornitori dei vari sistemi.

Gli obiettivi finali sono, evidentemente, migliorare la qualità della vita nei centri urbani, incrementare l’efficienza delle strutture dal punto di vista energetico e, per quanto possibile, rendere la Smart City indipendente energeticamente. In una parola, una Smart City deve diventare il luogo della sostenibilità.

 Quadri elettrici connessi per la gestione dell’energia 

Lavorare insieme per gli Smart Building

Per questo, è necessario riunire le diverse competenze, architetturali, tecnologiche e logistiche e metterle a fattor comune. Nasce con questo intento la Community Smart Building voluta da The European House Ambrosetti, a cui ABB ha aderito all’inizio di quest’anno, portando la propria esperienza nello sviluppo di progetti per l’efficienza energetica negli edifici e nelle infrastrutture.

“Essere tra i protagonisti della Community Smart Building guidata da The European House Ambrosetti è una grande opportunità di diventare parte attiva di un dibattito costruttivo che porti, nel medio e lungo periodo, valore per il Paese e per l’intera filiera degli Edifici Intelligenti e delle Smart City – ha sottolineato Andrea Vicario – Building Application Manager – Electrification – ABB”. 

La Community Smart Building ha realizzato un Rapporto Strategico che ha fornito una prima visione d’insieme e una prospettiva per l’immediato futuro. Secondo il rapporto, convertendo – dove possibile – gli edifici italiani in “chiave Smart” si potrebbero risparmiare fino a 14 miliardi di euro in consumi energetici, pari a circa il 22% delle bollette delle famiglie italiane nel 2022. In particolare, oltre alla riduzione del 20-24% del fabbisogno energetico, è ipotizzabile un risparmio del 4-5% dei consumi idrici e di una percentuale tra il 19 e il 28% delle emissioni imputabili al settore edilizio.

 Gli Smart Building sono la base della Smart City  

Le previsioni di spesa confermano la forte sensibilizzazione sul tema: secondo i dati di Smart City Initiatives Global Spending 2018-2023 la spesa tecnologica per le iniziative di Smart City in tutto il mondo sarà più che raddoppiata tra il 2018 e il 2023, passando da 81 miliardi di dollari nel 2018 a 189,5 miliardi nel 2023.

I lavori della Community Smart Building sono partiti dalla definizione di standard e tecnologie che abilitano la conversione del patrimonio immobiliare italiano in chiave di sostenibilità ed efficienza, per poi proporre modelli a sostegno dello sviluppo dell’intera filiera. È stato necessario, così, condividere una definizione univoca di Edificio Intelligente per poi sviluppare un modello operativo per la sostenibilità degli investimenti, che preveda il coinvolgimento attivo delle Istituzioni sia in ottica revisionale di piani e norme sia in termini di incentivazione, per i fornitori, le imprese e i cittadini.

L’utilizzo delle nuove tecnologie è fondamentale per la sostenibilità  

L’elettrificazione è la chiave di volta

ABB vede nell’elettrificazione la chiave di volta per questa transizione verso modelli di building energeticamente autosufficienti, integrati in un sistema che valorizzi le fonti energetiche rinnovabili e porti a una consistente riduzione delle emissioni.

Secondo gli attori del tavolo di lavoro, sarebbero ben 120 le tecnologie per la trasformazione efficiente e Smart di edifici e infrastrutture. Dalle piattaforme unificate di gestione – i Building Management Systems – a quelle integrate per la sicurezza, la climatizzazione, l’illuminazione, la produzione dell’energia e delle risorse idriche, fino alla sensoristica e le reti IoT.

In termini di competenze specifiche, tra l’altro, l’Italia non è inferiore a nessuno. Il nostro Paese è il terzo in Europa per la quota di brevetti nelle tecnologie di mitigazione del cambiamento climatico legate agli edifici, dietro solo a Germania e Francia. Ma, d’altro canto, Milano è la prima città italiana a figurare nella classifica IESE City in Motion Index, posizionandosi però solo al 57mo posto, segno che nel nostro Paese c’è ancora tanto da fare. ABB, in particolare, ha già all’attivo diversi progetti di realizzazione e conversione degli edifici in ottica sostenibile.

 La gestione dell’energia garantisce un risparmio in ogni ambito di utilizzo 

Soluzioni standard e versatili

La versatilità delle soluzioni ABB per la domotica è dimostrata dal successo delle implementazioni in contesti molto differenti. Conit, azienda Italiana leader nei servizi di ingegneria nell’industria navale, per esempio, ha scelto ABB per realizzare un prototipo di cabina per navi da crociera con tecnologia KNX e componenti ABB i-bus KNX. Si tratta di una soluzione automatizzata, unificata e soprattutto scalabile, per la gestione degli impianti elettrici delle cabine passeggeri all’interno di quella che si può definire una Smart Cruise.

Ma le soluzioni di ABB per l’efficientamento energetico non coinvolgono solo le Smart Cities e gli edifici civili. Grazie alle sue caratteristiche di interoperabilità e di versatilità, la piattaforma di monitoraggio e gestione dei consumi energetici ABB AbilityTM Energy and Asset Manager dimostra la propria efficacia in diversi contesti. Come, per esempio, alcuni  impianti di innevamento artificiale del comprensorio sciistico di San Vigilio di Marebbe, in provincia di Bolzano, che, grazie, alla gestione intelligente dell’energia, può aprire gli impianti per il periodo più lungo  e avere una visibilità completa, anche in ottica previsionale, dei consumi.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


Tagcloud:

La fotosintesi è a rischio? Cosa sappiamo degli effetti del riscaldamento globale sulle piante

Sabrina Speich, oceanografa italiana a Parigi: “Mari e oceani mai in pericolo come quest’anno”