Come progettare e realizzare un giardino ecologico? Spesso questo concetto rimane un po’ vago. Qui, però, possiamo mostrare per la prima volta un esempio concreto di ecogiardino urbano. Il paesaggista milanese Vittorio Peretto, fondatore e team leader dello studio milanese di progettazione del verde e ingegneria ambientale Hortensia Garden Design ha dato forma al primo giardino condominiale ecologico italiano per il complesso Green Living di via Gallarate, nella periferia Nord Ovest del capoluogo.”È un progetto concepito con tre priorità ambientali: resistenza, resilienza e basso consumo idrico”, spiega l’autore, che per realizzare questo spazio ha usato le piante spontanee nate sul posto in natura e varietà reperite nei migliori vivai specializzati, riciclando quanto più possibile i materiali trovati in loco. Il terreno del cantiere, infatti, era rimasto in stato di abbandono per otto anni ed era stato colonizzato da cespugli e giovani alberi. Ovviamente, il piccolo parco di circa 3.500 mq, è anche bello e fruibile. “Il condominio è stato fiorito per tutta l’estate – più di tutti gli altri nostri giardini – nonostante l’agosto rovente appena trascorso. Inoltre, constatazione ancora più interessante, non è morto nulla. Eppure, circa il 90% dello spazio interessato dal progetto non è dotato di impianto di irrigazione”, aggiunge Peretto. Sulla base di questa esperienza l’architetto sta finendo di scrivere il suo vademecum Manifesto di un Ecogiardino, che sarà pubblicato in dicembre. Di seguito, l’esperto ci anticipa le sue sette regole per progettare e realizzare un vero ecogiardino.
Valorizziamo la vegetazione spontanea
L’ecogiardino è un’associazione di esseri viventi. Per avvicinarsi a un ecogiardino, studiamo la comunità di piante, insetti e animali che troviamo sul posto, prendiamo consapevolezza delle loro interrelazioni e proviamo a immaginare come si evolverà quell’ecosistema nel tempo. “Per prima cosa, dobbiamo valorizzare la vegetazione spontanea già presente, se esiste. Il luogo, con la sua storia e i suoi primi abitanti fornirà il primo spunto per il progetto. Studiamo bene cosa c’è e cerchiamo di capire cosa possiamo valorizzare e in quali aree, in base al tipo di sviluppo di ogni specie”, spiega Vittorio Peretto. LEGGI TUTTO