23 Maggio 2023

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    Roma e le altre metropoli sostenibili, Gualtieri: “Un’alleanza delle città per il clima”

    Occupano qualche punto percentuale del territorio, il 4% in Europa, ma producono due terzi dei gas serra e ospitano più della metà della popolazione: il ruolo della città nella crisi climatica è evidente. Di qui l’idea che le metropoli siano anche la base di ogni possibile soluzione. Il 5 giugno in Capidoglio, durante il Festival […] LEGGI TUTTO

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    Il programma del Festival d Green&Blue: Roma 5 giugno / Milano 6-8 giugno

    5 GIUGNO (ore 10.30-13)Comune di RomaPiazza del CampidoglioSala della Protomoteca”Conferenza Nazionale delle Green City”Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE)Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo sostenibileIntervengono:•     Pina Picierno – Vicepresidente, Parlamento Europeo•     Paolo Arrigoni – Presidente, GSE – Gestore dei Servizi Energetici SpA•     Fabrizio Tucci – Direttore Dipartimento PDTA, Sapienza Università di Roma•     Cristina Amirante – Assessore Infrastrutture e Territorio, Regione Friuli-Venezia Giulia”Le città si raccontano”•     Edoardo Zanchini – Direttore Ufficio Clima, Roma Capitale•     Stefania Proietti – Sindaco di Assisi•     Matteo Lepore – Sindaco di Bologna•     Giorgio Gori – Sindaco di Bergamo•     Dario Nardella – Sindaco di Firenze•     Matteo Biffoni – Sindaco di Prato•     Stefano Lo Russo – Sindaco di Torino•     Elena Grandi – Assessore, Milano•     Andrea Ragona – Assessore, Padova•     Matteo Campora – Assessore, Genova5 GIUGNO (ore 15-17)Comune di RomaPiazza del CampidoglioSala della ProtomotecaEnrico Giovannini, Direttore scientifico ASviSJulia Lopez Ventura, European Regional Director C40 Cities ClimateMaurizio Martina, Vicedirettore generale FAOGaël Giraud, direttore Director Environmental Justice Program Georgetown University 

    “Le sfide climatiche e ambientali della aree urbane”Roberto Gualtieri, Sindaco di RomaElizabeth Sackey, Sindaco di AccraRosy Senanayake, Sindaco di ColomboClaudio Orrego Larraín, Governatore di Santiago del Cilecon Maurizio Molinari, Direttore La Repubblica 

    5 GIUGNO (dalle ore 19.30)Tempio di Venere, ColosseoUna Terra per tuttiCon Sandrine Dixson-Declève, Per Espen Stoknes, Sophia Kianni, Maya Gabeira, Licyprya Kangujam, Ineza Umuhoza Grace, Carlo Ratti, Carlin Petrini.E con Beatrice Rana e Frida Bollani.Presenta Riccardo Luna

    6 GIUGNO (ore 9-11)IBM Studios MilanoPiazza Gae Aulenti, 10ENERGIA E CLIMA, QUALE PIANO PER L’ITALIA (E L’EUROPA)”Il PNIEC 2023″Paola Mercogliano, Presidente della Società italiana di climatologia (SISC)Matteo Leonardi, Direttore delle politiche nazionali di EccoFrancesca Salvemini, Capo della segreteria tecnica del ministro dell’Ambiente e sicurezza energeticaStefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente”Le scelte dell’Europa”Maria Angela Danzì, Eurodeputato (M5S – NI)Carlo Fidanza, Eurodeputato (Fratelli d’Italia – ECR)Alessandra Moretti, Eurodeputato (partito Democratico – S&D)Silvia Sardone, Eurodeputato (Lega – ID)6 GIUGNO (ore 15-18)IBM Studios MilanoPiazza Gae Aulenti, 10STARTUP Tech4Planetmodera Barbara GasperiniElena Grandi, Assessore Ambiente e Verde, Comune di MilanoElena Vasco, Segretario generale, Camera di commercio di Milano Monza Brianza LodiDonatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di MilanoClaudia Pingue, Senior Partner e Responsabile del Fondo di Technology Transfer, CDP Venture Capital SGREnrico Deluchi, CEO PoliHubEric Ezechieli, Co-founder, NativaEnergiaDavide Chiaroni, Co-founder e Vicedirettore Energy&Strategy, docente Politecnico di MilanoPitch SessionDedalo AI, Green Independence, Bi-rexDemo Day EncubatorPitch SessionArabat, Rehub, Northern Light Composites, Kinsect, Reco2, ReHouseit, Volta Structural EnergyTecnologie dell’architettura e urbanisticaChiara Tonelli, docente di Tecnologia dell’Architettura Università Roma TrePitch SessionEnergy Dome, Planet Farms, Wsense, Electra Vehicles, Particular MaterialsAgricoltura e foresteGiorgio Vacchiano, docente di Gestione e Pianificazione Forestale, Università degli Studi di MilanoPitch SessionRiceHouse, FinApp, SinergyFlow, Rise Technology, Circular Materials7 GIUGNO (ore 9-13)IBM Studios MilanoPiazza Gae Aulenti, 10L’ENERGIA”Le scelte che abbiamo davanti”Roberto Battiston, fisico sperimentale, divulgatore e saggistaNicola Lanzetta, Direttore Italia di Enel GroupDomenico Villani, AD di CESI”Questioni rinnovabili”Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità FuturaMarco Magnifico, Presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano (Fai)Ettore Prandini, Presidente di ColdirettiSergio Olivero, Presidente del Comitato Scientifico CER di Magliano Alpi, Politecnico di Torinomodera Jaime D’AlessandroRenato Mazzoncini, Amministratore delegato e Direttore Generale del gruppo A2AFrank Meyer, CEO di E.ON “Le vie della transizione energetica”Nicola Armaroli, Direttore della ricerca presso Istituto ISOF-CNR”Idrogeno e Nucleare”Giulia Monteleone, Responsabile Divisione Produzione, Storage e Utilizzo dell’Energia di ENEAGianni Silvestrini, Direttore Scientifico di Kyoto ClubRiccardo Desalvo, Senior Advisor di Ultra Safe Nuclear CorporationAntonio Zoccoli, Presidente Istituto Nazionale di Fisica NucleareFederico Boschi, Capo Dipartimento Energia del MASEmodera Jaime D’Alessandro

    Stefano Pareglio, Chairman di Deloitte Climate & SustainabilityNicola Monti, Amministratore Delegato di Edison7 GIUGNO (ore 14-18)IBM Studios MilanoPiazza Gae Aulenti, 10MOBILITÀ SOSTENIBILI”Treni, navi, aerei: la decarbonizzazione delle aziende”Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale presso TrenitaliaGiampiero Massolo, Presidente di MundysPierroberto Folgiero Adele, Amministratore di Fincantierimodera Maurizio Molinari”Chi è contro la città da 30 chilometri all’ora”Arianna Censi, Assessora alla Mobilità del Comune di MilanoEugenio Patanè, Assessore alla Mobilità del Comune di Romamodera Jaime D’Alessandro”Cosa sta accadendo alla micro mobilità partendo dal no ai monopattini”Massimo Ciuffini, Responsabile dell’area Mobilità Sostenibile di Fondazione per lo sviluppo sostenibile “Le opportunità della transizione alla mobilità elettrica”Massimo Nordio, Presidente di Motus-ESanto Ficili, Country Manager di StellantisElisabetta Ripa, CEO di Enel X Waymodera Diego Longhin”Lo stato delle infrastrutture”Davide Ciferri, Responsabile Unità di missione per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”Tecnologie per il presente della città”Andrea Ranchino, Partner di Sense ReplyMaurizio Paggetti, CEO di D-FlightMarko Bertogna, Responsabile laboratorio High-Performance Real Time (HiPeRT) presso l’Università di Modena e Reggio Emilia7 GIUGNO (live dalle ore 20)BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano

    Saluti iniziali Kelly Russell Catella – Head of Sustainability & Communication at COIMA – Managing Director at Fondazione Riccardo CatellaSimone Matteuzzi, Rosita Brucoli, Blindur, Lepre, Clara, Olly, Leo Pari, Paolo Hendel, Santi Francesi, Michele Bravi, Levante, Tommaso Paradisopresenta Ernesto Assante8 GIUGNO (ore 9-13)IBM Studios MilanoPiazza Gae Aulenti, 10

    ECONOMIA CIRCOLARE E DECARBONIZZAZIONE”Per un nuovo Made in Italy”Alessandra Prampolini, Direttrice Generale di WWF ItaliaErmete Realacci, Presidente di Fondazione Symbolamodera Riccardo Luna”Le aziende alle prese con gli ESG”Andrea Nuzzi, Head of Corporate & Financial Institutions di CDPUgo Salerno, Presidente e Amministratore Delegato di Rina  Stefano Rebattoni, Amministratore Delegato di IBM ItaliaFabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Company Italia e Greciamodera Barbara GasperiniGiovanni Brianza, Amministratore Delegato di Edison Next”Diventare un’impresa sostenibile”Emmanuel Goulin, Presidente e Amministratore Delegato di L’Oreal ItaliaMassimo Renon, Amministratore Delegato di Benetton  PierMario Barzaghi, Partner & Head of Sustainability di KPMG Italiamodera Riccardo LunaDario Baroni, Amministratore Delegato McDonald’s Italia”Il business dell’economia circolare”Giangiacomo Pierini, Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione di Coca-Cola HBC ItaliaAndrea Campelli, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di CoreplaCarlo Alberto Sisto, Presidente di CNH Industrial EMEA (Europe, Middle East & Africa)modera Riccardo Luna”Un altro sport è possibile”Lorenzo Casini, Presidente Lega Nazionali Professionisti Serie AVeronica Vecchi, Presidente di Infrastrutture per Milano Cortina 2026Michele Uva, Direttore di Social & Environmental Sustainability della UEFAUmberto Calcagno, Presidente di Assocalciatorimodera Riccardo Luna8 GIUGNO (ore 14-18)IBM Studios MilanoPiazza Gae Aulenti, 10BIODIVERSITÀ E OCEANI”Perché il clima sta cambiando”Mario Tozzi, geologo, ricercatore e divulgatore scientifico”Il capitale naturale da proteggere”Luciano Di Tizio, Presidente di WWF ItaliaAnna Pirani, Head IPCC WGI Technical Support Unit dell’Université Paris SaclayPiero Genovesi, Responsabile del Servizio per il coordinamento della fauna selvatica di ISPRA Giorgia Gaibani, Responsabile Natura 2000 e Difesa del territorio di LIPUPaolo Quattrone, Dirigente del Centre for the Analysis of Investiment Risk della Alliance Manchester Business Schoolmodera Cristina Nadotti”Prati e foreste a che punto siamo”Serena Milano, Direttrice Generale di Slow Food ItaliaMaria Chiara Pastore, Ricercatrice e Coordinatrice progetto Forestami, Grande Milano 2030″La miscela della sostenibilità”Andrea Illy, Presidente di Illycaffè”Cosa fare dopo lo storico trattato delle Nazioni Unite sugli Oceani”Roberto Danovaro, Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente presso Università Politecnica delle Marche”A che punto è la legge salva-mare”Rosalba Giugni, Presidente di MareVivoGiulia Visconti, Direttrice dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzomodera Cristina Nadotti”La gestione dell’acqua”Alessandro Russo, CEO del Gruppo CAP”Fra Mare e Protezione civile”Nello Musumeci, ministro della Protezione Civile e del Marecon Andrea Malaguti, vicedirettore La Stampa8 GIUGNO (live dalle ore 20)BAM – Biblioteca degli Alberi di Milano

    NoLo, Rossana De Pace, Federica Abbate, Erio, Oblivion, Il Milanese Imbruttito, Tropea, Giuse The Lizia, Punkreas, Baustelle, Venerus, Coma_Cosecon Francesca Colombo – Direttore generale culturale BAM Biblioteca Alberi Milanopresenta Ernesto Assante LEGGI TUTTO

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    Nove città italiane nel progetto Ue per la neutralità climatica

    In attesa di raggiungere la neutralità climatica dell’Unione europea entro il 2050, è partita la missione battistrada che punta ad accelerare l’obiettivo nei più importanti centri urbani. Le città infatti, contribuiscono a più del 70% delle emissioni mondiali di CO2 e consumano oltre il 65% dell’energia prodotta. In Europa i centri urbani occupano appena il 4% della superficie e ospitano il 75% della popolazione e per questa ragione, concentrare gli sforzi sulle città diventa indispensabile.

    I centri urbani prescelti

    Per questo, con il programma “Missione città” la Commissione europea ha deciso di concentrare i primi sforzi su 100 città pilota che dovranno fare da battistrada per le politiche di neutralità climatica e di cento intelligente, con obiettivi come adattarsi ai cambiamenti climatici, vivere in centri più verdi, assicurare la salute dei suoli per tutelare quella di alimenti, persone, natura e clima, proteggere i mari, lottare contro il cancro e tanto altro ancora. Hanno partecipato al bando ben 377 città e di queste, 100 appartenenti ai 27 paesi dell’Ue più 12 di Paesi associati o potenzialmente associati a Horizon Europe sono state prescelte per la missione. Tra queste, ci sono anche nove italiane: Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino.

    Nuova opportunità

    Quanto a quelle escluse, comprese le italiane Arezzo, Assisi (con Bastia, Cannara, Bettona e Valfabbrica), Bagheria, Battipaglia, Busto Arsizio, Campobasso, Cinisello Balsamo, Ferrara, Genova, Giugliano in Campania, L’Aquila, Lecce, Legnano, Lucca, Messina, Novara, Pavia, Pescara, Pordenone, Ragusa, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Savona, Siena, Trento, l’unione dei comuni della Romagna forlivese e Venezia, la Commissione sta studiando un nuovo sostegno e nuove opportunità di finanziamento. “La transizione verde si sta facendo strada in tutta Europa. Ma c’è sempre bisogno di pionieri, che si pongano obiettivi ancora più alti – ha dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen – e queste città ci stanno mostrando la strada per un futuro più sano. E noi le sosterremo”. A partire da un finanziamento del programma che per il biennio in corso prevede 360 milioni di euro da Horizon Europe, per avviare i percorsi di innovazione verso la neutralità climatica entro il 2030. Le azioni di ricerca e innovazione si occuperanno di mobilità pulita, efficienza energetica e pianificazione urbana ecologica, e offriranno la possibilità di costruire iniziative congiunte e di intensificare le collaborazioni in sinergia con altri programmi dell’Ue.

    Consulenza su misura in ottica net zero

    Tra i vantaggi per le città, ci sono consulenza e assistenza su misura da parte di una piattaforma di missione dedicata gestita da NetZeroCities, opportunità di finanziamento e di partecipazione a grandi azioni di innovazione e a progetti pilota. La “Missione città” offre anche opportunità di networking, scambio di buone pratiche tra città e supporto per coinvolgere i cittadini nella missione. Nello specifico i contratti con le città selezionate prevedono un piano generale per la neutralità climatica e i relativi investimenti in tutti i settori, dall’energia agli edifici, dalla gestione dei rifiuti ai trasporti, ecc. “Le città sono in prima linea nella lotta contro la crisi climatica – ha aggiunto Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo e responsabile del Green Deal europeo – che si tratti di rendere più verdi gli spazi urbani, di affrontare l’inquinamento atmosferico, di ridurre il consumo di energia negli edifici o di promuovere soluzioni di mobilità pulita, le città sono spesso il fulcro dei cambiamenti di cui l’Europa ha bisogno per riuscire nella transizione verso la neutralità climatica”. LEGGI TUTTO

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    Traffico aereo in ripresa

    Nei cieli europei si vola alti. Significativa, per il 2022, la crescita del traffico aereo rispetto all’anno precedente. Con oltre 164 milioni di passeggeri, il volume risulta più che raddoppiato. Buoni risultati anche per le merci. Il cargo, con posta e carichi superiori a 1 milione di tonnellate, risulta in aumento di circa il 2% sul 2021. La conferma dei dati arriva dall’ultimo rapporto dell’Enac. Con un’annotazione a margine: nonostante i flussi degli aeroporti italiani risultino positivi, il comparto passeggeri ancora non ha recuperato i valori pre-pandemia. Rispetto al 2019 resta in gola un gap del -14% che, pur rilevante, è sempre meglio del -58% del 2021. Enac lo attribuisce al persistere di misure restrittive allora ancora vigenti. Stabilmente positive, invece, le performance del comparto cargo, che non ha subito il contraccolpo dello shock pandemico, registrando, anzi, volumi in crescita dell’1% rispetto al 2019.

    Voli nazionali e internazionali

    A trainare il traffico passeggeri sono i collegamenti Ue, più che raddoppiati rispetto al 2021 (+41%). La cifra, che supera anche il traffico interno (+39%), riequilibra la distribuzione dei flussi tra voli nazionali e voli europei in favore di quest’ultimi, come prima del Covid. In apparenza, il gap rispetto al 2019 segna un -29% anche per colpa della Brexit. Però tre anni fa, in ambito Ue, il traffico da e verso la Gran Bretagna era secondo solo alla Spagna, che deteneva una quota del 19%. Rileggendo quindi i dati al netto dell’effetto Brexit, stimabile al 13%, il gap reale col 2019 sarebbe piuttosto del 16% (29-13), cioè dimezzato, anziché del 29%. In buona sostanza, nel 2022 è stato il traffico internazionale a mostrare il maggior tasso di crescita: circa 100 milioni di passeggeri hanno segnato un +161% sul 2021. Il traffico nazionale invece, con 64,5 milioni di passeggeri, ha registrato un incremento minore (+52,9%).

    Gli aeroporti italiani

    L’aeroporto di Roma Fiumicino si conferma al primo posto per traffico passeggeri (circa 29,1 mln, pari al 17,7% del totale), con una variazione del +152%. Seguono Milano Malpensa (circa 21,2 mln di passeggeri, pari al 12,9% del traffico totale e una variazione del +122% rispetto al 2021), Bergamo Orio al Serio (circa 13,1 mln di passeggeri, con una quota dell’8% del traffico passeggeri totale e una variazione del +103% rispetto al 2021), Napoli Capodichino (circa 10,9 mln di passeggeri, con una quota del 6,6% del traffico passeggeri totale e una variazione del +137% rispetto al 2021), Catania Fontanarossa (circa 10,1 mln di passeggeri, con una quota del 6,1% del traffico passeggeri totale e una variazione del +65,0% rispetto al 2021), e Venezia Tessera (circa 9,3 mln di passeggeri, con una quota del 5,7% del traffico passeggeri totale e una variazione del +171,7% rispetto al 2021).

    Movimenti e cargo

    I movimenti complessivi 2022 – pari ad oltre 1,2 mln (+69% rispetto al 2021) – evidenziano un’importante ripresa di tale indicatore, anche se ancora non sono stati recuperati i livelli 2019 (-14%). Infine il settore cargo, che nel 2022 ha registrato un totale di oltre 1 mln di tonnellate movimentate e che, con una crescita del +2% rispetto al 2021, è il primo settore a traguardare il risultato del recupero dei livelli 2019 pre-pandemia (+1% rispetto al 2019). Lo scalo di Milano Malpensa, con circa 722 mila tonnellate movimentate (-3,4% rispetto al 2021) e una quota di mercato del 67,1%, continua a confermare il proprio primato in tale settore di attività. Da evidenziare anche il risultato 2022 dell’aeroporto Roma Fiumicino che, con circa 140 mila tonnellate di cargo movimentate, ha registrato un importante incremento del +39,4% rispetto al 2021 consolidando il suo secondo posto nel ranking del settore cargo. LEGGI TUTTO

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    Le tecnologie per città intelligenti verso i 300 miliardi di valore

    Da qui al 2032 il mercato della tecnologia per le smart city crescerà a un tasso annuo composito del 10,7% per raggiungere quota 301,2 miliardi di dollari. È la previsione di Guidehuse Insights, società di consulenza e di ricerca, che attribuisce questa forte crescita a tre ragioni fondamentali: l’accelerazione della transizione digitale, l’esperienza pandemica e […] LEGGI TUTTO

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    La rivolta delle scuole contro il docente tutor: “Sette euro l’ora, non ci candidiamo”

    ROMA – Diverse scuole italiane si stanno opponendo alla figura del tutor per l’orientamento, pezzo portante delle politiche scolastiche del ministro Giuseppe Valditara. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha già spostato il termine ultimo di presentazione della domanda che il singolo docente dovrà fare, volontariamente, per accedere al corso di formazione Indire di 20 ore: le richieste scarseggiano e, così, dal 2 maggio la data per la candidatura è stata spostata al 31 maggio.

    Valditara: “Docenti tutor per aiutare gli studenti. Ma sull’antifascismo non accetto lezioni”

    di Ilaria Venturi

    09 Novembre 2022

    In questo nuovo conflitto interno agli istituti del Paese, Padova si sta affermando come il centro della contestazione. Sono già cinque gli istituti che hanno messo formalmente in discussione la scelta attraverso mozioni firmate dal Collegio docenti o dichiarazioni collettive: “Non ci presentiamo né per il ruolo di tutor né per quello di orientatore”. Al Liceo scientifico Eugenio Curiel ottanta professori su ottantuno, lo scorso 18 maggio, hanno dichiarato la loro indisponibilità “a candidarsi nel ruolo di docenti tutor” sottoscrivendo un documento in cui si parla di progressiva “corrosione del tempo dedicato alle attività disciplinari” attraverso il graduale inserimento di nuove materie come l’Educazione civica, nuovi compiti come l’Alternanza scuola lavoro o nuove figure come il coordinatore di classe. Dover destinare, ora, 30 ore del monte scolastico all’orientamento può produrre “una preparazione carente degli studenti in vista dei futuri percorsi universitari”.

    Si contesta la figura del tutor su un piano generale: il ruolo dell’insegnante, “ovvero una persona che dovrebbe lasciare un segno nel giovane”, viene svilito a quello di “coach, valorizzatore, consigliere delle famiglie”. E, ancora, il corso online di 20 ore è ritenuto “offensivo” per chi impiega anni a costruirsi un proflo professionale. Infine, il corrispettivo netto per le future 30 ore di orientamento “è pari a 7,34 euro l’ora”. 

    L’Istituto di istruzione superiore Usuelli Ruzza, con 86 voti favorevoli su 118, chiede di non presentare o di ritirare la candidatura al ruolo di tutor (o di orientatore), parla di negazione “della libertà di insegnamento” e di “un’idea classista della scuola” offerta dal ministero e dal ministro. È contrario al decreto 63 anche il Liceo Concetto Marchesi (classico, artistico e musicale), sempre a Padova. L’Artistico Pietro Selvatico ha virato la mozione in un testo sottoscritto da un folto numero di insegnanti. Infine, stanno scrivendo una lettera vincolante i docenti del Liceo Albert Einstein di Piove di Sacco, in provincia.

    Prof tutor per 7 euro l’ora. Ma darà punteggio in graduatoria

    di Ilaria Venturi

    29 Aprile 2023

    Elisa Carra, insegnante di Italiano e Latino al Curiel, dice: “Noi crediamo nella necessità dell’orientamento, che peraltro svolgiamo tutti i giorni in classe e nei colloqui con le famiglie, ma la proposta del ministero non tiene conto di questa attività e ci propone un nuovo ruolo francamente svilente”. Un insegnante che ha votato contro dice: “Il tutor non è previsto nel contratto di lavoro e, quindi, i presidi non potranno imporlo”. 

    I dirigenti scolastici stanno faticando in diverse aree d’Italia per trovare docenti volontari. Elvira Ferrandino, preside del professionale Marelli Dudovich di Milano, al primo maggio aveva raccolto tre candidature delle dieci necessarie. Dice: “Negli istituti professionali questa figura di tutoraggio è già prevista e lavora soprattutto nei primi due anni provando a drenare gli abbandoni iniziali. Dal prossimo anno, se il decreto andrà a regime, i docenti del biennio lavoreranno gratis, quelli del triennio invece saranno pagati. Un controsenso”.

    Salvo Amato, insegnante dell’Istituto superiore Cucuzza Euclide di Caltagirone, in provincia di Catania, è critico nei confronti dell’iniziativa ministeriale, ma spiega che la dirigente interna intende chiudere le candidature, comunque, nella giornata di oggi.

    Scuola, parte il progetto per i docenti tutor e orientatori: ci sono 150 milioni

    a cura della redazione Cronaca

    22 Marzo 2023

    I docenti tutor – spiega il decreto ministeriale numero 63 del 2023 – dovranno essere introdotti nel triennio finale delle scuole superiori dal prossimo settembre, anno scolastico 2023-2024. Saranno chiamati ad aiutare gli studenti nelle scelte educative e formative, evidenziando le loro potenzialità e assistendoli, insieme alle famiglie, nel percorso formativo da intraprendere all’università o nel mondo del lavoro. Gli orientatori potranno offrire le proprie competenze anche agli alunni delle scuole medie proiettati sulle superiori. Il nuovo lavoro sarà incardinato su tre stagioni.

    Il ministero dell’Istruzione ha stanziato 150.000 euro per il pagamento dei docenti tutor e orientatori della prossima stagione: per i primi il compenso lordo sarà variabile tra i 2.850 e i 4.750 euro l’anno (7,34 euro netti l’ora). Gli insegnanti orientatori, invece, percepiranno un minimo di 1.500 euro lordi e un massimo di 2 mila euro (che si traduce in 5,16 euro netti l’ora). Il corso di formazione online è previsto in 20 ore, la prestazione annuale richiesta è di altre 30 ore, ma i corsi indire, a fronte di un finale di stagione carico di scrutini ed esami di Stato, potrebbero slittare.

    Il reclutamento prevede 40 mila insegnanti con almeno cinque anni di anzianità impegnati nel nuovo ruolo, per un totale di 70 mila classi. Il ministro Valditara, per incentivare una classe docente riluttante, ha fatto sapere che fisserà un punteggio più alto ai fini della mobilità scolastica per i docenti tutor e orientatori. LEGGI TUTTO

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    Amore e dura formazione: per Giorgio Viero il suo lavoro nel settore caseario è vita

    Sedici anni di lavoro, di emozioni, di vita. È ciò che traspare quando Giorgio Viero, operatore del settore lattiero-caseario 35enne, racconta di sé: “Il bello di questo lavoro – dice il casaro -, è che è molto manuale e non ci si ferma mai. Ecco, a me piace a muover le mani”. Senza mai smettere però di innovare, sempre nel rispetto del disciplinare, grazie all’ausilio di tecnologie.

    Tramandare le competenze antiche

    Giorgio Viero racconta una storia professionale che si basa sui valori. Valori antichi a lui tramandati dalle generazioni precedenti e che lui spera di riuscire a trasmettere ai giovani: “La mia formazione – racconta – è iniziata grazie agli anziani dai quali ho imparato le varie tecniche: lavoravo con un casaro “tosto”, uno che voleva che il lavoro fosse fatto alla perfezione. All’inizio è stata dura, ero molto giovane, però adesso mi rendo conto che come mi ha insegnato lui non avrebbe fatto nessun altro e quasi quasi, alla fine gli voglio bene”.

    È questo l’approccio che ha mutuato nell’insegnare ai ragazzi che si approcciano al mestiere di casaro: “Mi sembra di adoperare quasi la stessa maniera per insegnare ai ragazzi: a me piace spiegare la praticità della cosa – racconta soddisfatto – Non sta a fare così, non fare così, che è più facile se fai così, fai meno fatica”. Insegno in un corso che tratta delle piccole produzioni locali e la mia volontà sarebbe quella di continuare a crescere perché mi fa sentire vivo”.

    Tradizioni e Grana Padano

    Un amante delle tradizioni non poteva che entrare in un consorzio di un prodotto secolare. La storia racconta che il formaggio grana della Pianura Padana ha avuto origine circa nel 1135, all’interno delle antiche mura di pietra dell’Abbazia di Chiaravalle, a sud di Milano. Quel luogo divenne immediatamente un punto di riferimento per l’esperienza monastica basata sullo spirito dell'”Ora et Labora – prega e lavora”, il quale esempio di sobrietà, semplicità di vita, rispetto per l’ambiente e valorizzazione del lavoro continua ad essere rilevante anche oggi e costituisce una premessa per il futuro.

    All’interno del monastero, precursori dei moderni caseifici, i monaci svilupparono un metodo di produzione di formaggio duro mediante l’utilizzo di apposite caldaie. Questo formaggio era destinato a migliorare con il tempo grazie al processo di stagionatura. I monaci lo chiamarono caseus vetus, ovvero “formaggio vecchio”, in latino. Tuttavia, il nome caseus vetus era difficile da pronunciare per il popolo che non aveva familiarità con la lingua latina. Di conseguenza, il formaggio prese il nome da una caratteristica della sua pasta: compatta ma granulosa. Così nacque il nome di “formaggio di grana” o semplicemente “grana”. Il momento di svolta nella produzione dei formaggi è datato 1951. A Stresa, nel giugno di quell’anno, tecnici e operatori caseari europei siglarono una “Convenzione”, nella quale fissarono norme precise in tema di denominazione dei formaggi e indicazioni sulle loro caratteristiche.

    “Far parte della produzione di Grana Padano – conclude Giorgio Viero – ti fa sentire soddisfatto perché sai che il prodotto che fai è il più consumato, conosciuto in tutto il mondo e molto buono”. LEGGI TUTTO

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    Nell’ospedale delle tartarughe marine: 8 su 10 hanno mangiato plastica

    Da ventitré anni sono la sua missione quotidiana. Proteggerle, studiarle, curarle. E raccontare al mondo perché le Caretta caretta siano un’icona della biodiversità dei nostri mari. Di più: una cartina di tornasole. “Ingoiano i nostri rifiuti, scambiando la plastica per meduse, e restano ferite dall’impatto con le imbarcazioni, a volte irreversibilmente”, spiega. Sandra Hochscheid è la donna delle tartarughe marine: origini tedesche (è nata a Mühlheim an der Ruhr, vicino Düsseldorf), napoletana d’adozione, lavora al Turtle Point della Stazione Zoologica Anton Dohrn, a Portici. LEGGI TUTTO