Da anni Vienna svetta nelle classifiche che premiano le città più vivibili al mondo, e il riconoscimento è merito anche delle aree verdi che continua a incrementare. Ci sono sempre più parchi, giardini e aiuole attentamente pensati, e se questo delizia i cittadini, delizia anche le api che nella capitale austriaca trovano un habitat ideale per vivere. Definire Vienna “capitale europea delle api” non è un azzardo, non è un claim da ufficio del turismo. Perché Vienna è veramente una città per le api, per gli amanti di questi insetti, e per chi si impegna per la loro difesa nell’ecosistema.
D’altronde l’amore della capitale austriaca per le api ha una lunga storia, a interessarsene fu nientemeno che l’imperatrice Maria Teresa che nel 1769 fondò a Vienna la prima scuola di apicoltura al mondo. Ancora oggi nei giardini dell’Augarten si può vedere la targa commemorativa in onore di Anton Janša, maestro apicoltore di corte e direttore di quella scuola. L’amore viennese per le api non fa distinzioni tra quelle mellifere e quelle selvatiche. Le prime sono protagoniste di circa 6000 colonie, amorevolmente curate da oltre 700 apicoltori urbani riuniti in varie associazioni, come Thomas Zelenka che ha le sue arnie sul tetto del Kunsthistorisches Museum (Museo di Storia dell´Arte), uno dei musei più famosi del mondo. Le api di Zelenka abitano anche sul tetto dell’Università di Vienna e della Kunst Haus Wien, il museo più sostenibile della città, con tetto verde e facciata da cui fuoriesce tanta vegetazione, che offrono agli operosi insetti condizioni ideali per bottinare. Ci sono arnie anche su altri tetti di prestigio, da quello del municipio, la Rathaus, a quelli dell’Opera di Stato, della Secessione e della Münze Österreich, la zecca austriaca. A proposito, il miele prodotto dalle api dell’istituzione che batte la moneta austriaca è stato simpaticamente battezzato “Oro liquido” (Flüssiges Gold), ed è in vendita nello shop della zecca.
Apicultrice a Vienna (Tinefoto) LEGGI TUTTO