18 Maggio 2023

Daily Archives

consigliato per te

  • in

    Le periferie, oltre la geografia. Come si cresce ai tempi dell’economia della conoscenza?

    “Milano oggi è il place to be. Purtroppo credo che il gioco sia a somma zero: le periferie per essere competitive non possono puntare su finanza o sulle startup, ma specializzarsi in ambiti complementari”. Giulio Buciuni, docente al Trinity College di Dublino, dove è direttore del Master in Entrepreneurship, ha scritto insieme a Giancarlo Corò, professore ordinario di Economia applicata all’Università Ca’ Foscari di Venezia, un libro dedicato a zone del paese dove spesso neppure un passato e un presente di eccellenze industriali valgono come condizione sufficiente per un futuro di crescita. Periferie competitive – Lo sviluppo dei territori nell’economia della conoscenza (edito da il Mulino) è un saggio che raccoglie buona pratiche ed esempi concreti di strade alternative all’inseguire capitali che viaggiano su altri binari. 

     Giulio Buciuni, docente al Trinity College di Dublino  LEGGI TUTTO

  • in

    Experience in programma al Festival di Green&Blue

    MARTEDÌ 6 GIUGNO

    Ore 16.45-17.45, Giardino Fondazione Riccardo CatellaWorkshop Orti Kids, ORTO: La raccoltaRiprendono i laboratori Coltiviamo Insieme e quest’anno si ampliano con l’introduzione della coltivazione dei fiori da taglio, oltre a quella degli ortaggi e delle piante tintorie! Un orto ricco di profumi, sapori e colori attende di essere coltivato con il vostro aiuto.Tutti i martedì ci troviamo nel Giardino De Castillia con i laboratori di orticoltura per scoprire i colori della natura tra ortaggi, fiori e piante tintoree. Il ciclo di quest’anno accompagna i giovani ortisti in un percorso di avvicinamento alla natura, per imparare a coltivarla, rispettarla ma anche scoprirne i tanti segreti. Un orto ricco di profumi, sapori e colori attende di essere coltivato con il vostro aiuto!Ore 17.15-18.15, Parco – Cerchio Area MeliLa fabbrica dei giocattoliA cura di Non si butta via nienteLaboratorio di riciclo di plastica attraverso l’utilizzo di tecnologie leggere (trituratore portatile, estrusore manuale, piccoli stampi da iniezione). Il tema del riciclo, spesso respingente e tecnicamente complesso, sarà affrontato portandolo alla scala del gioco, la dimensione più spontanea, immediata e comprensibile per tutte le generazioni. L’obiettivo sarà quello di avvicinare i più giovani alle logiche dell’economia circolare, istruendoli sui materiali ‘buoni’ e ‘cattivi’ in un’ottica di circolarità, osservando e toccando con mano, sotto la supervisione dei docenti, i macchinari coinvolti nelle trasformazioni dei rifiuti in nuovi oggetti ed divertendosi giocando tutti insieme con ciò che si è prodotto.Ore 18.30-19.15, Parco – Area CedriTraining TuesdayIn collaborazione con NikeOgni martedì fatti travolgere dall’energia e dalla motivazione dei Nike trainer nella natura della Biblioteca degli Alberi. Aumenta la resistenza e mettiti alla prova con esercizi ad alta intensità sempre diversi, per bruciare calorie e tenersi in forma. HIIT, Total body e molto altro: esercizi funzionali e cardio, per un allenamento completo ed equilibrato che coinvolge tutta la muscolatura e il sistema cardiovascolare. L’allenamento ideale per contrastare lo stress e recuperare energia.

    MERCOLEDÌ 7 GIUGNO

    Ore 8.00-9.00, Parco – Area BetulleBAM Biblioteca degli Alberi Milano Yoga OpenairIn collaborazione con TrybeCi troviamo tutti i mercoledì mattina per prenderci cura di corpo e mente, facendo attività fisica a contatto con la natura. Sessioni mirate per sviluppare equilibrio, forza e flessibilità, per iniziare la giornata con energia sui prati della Biblioteca degli Alberi. Appuntamenti settimanali sempre diversi per sperimentare con questa antica disciplina che coniuga benessere fisico e mentale. Si richiede ai partecipanti di portare il proprio tappetino personale.Ore 10.00-11.15, Parco – Area BetulleLaboratorio Danza: Pratiche gentili di casuale bellezzacon Lorenzo De Simone, in collaborazione con Sharing Training MilanoEtà: 20-30 anniLa gentilezza è un gesto, un movimento, un andare verso l’altro: una carezza, porgere un fiore, cullare, ascoltare, pagare la spesa a qualcuno, prendersi cura di una pianta, innaffiare un girasole, non sprecare l’acqua, rispettare gli animali e l’ambiente, fare un dono, è un’azione e, pertanto, la si fa con il corpo, specialmente con le mani. Pratiche gentili di casuale bellezza è un laboratorio in cui il corpo e il gesto diventano veicolo di relazione, empatia, ma anche comprensione, riflessione e ascolto di cos’è la gentilezza. Partiremo così dal nostro corpo, dalla possibilità di prendersi cura, dal toccarlo, sentirlo, percepirne la possibilità di essere gentili per poi aprirci al gruppo, per testare la gentilezza, la cura, l’attenzione, la condivisione, la cooperazione, la delicatezza dell’incontro con l’Altro e dell’ambiente che circonda, per guardare con occhi gentili, senza giudizio, senza violenza, ma con uno sguardo lieve e sottile che sfiora e si posa con leggerezza. La pratica non richiede competenze o particolari capacità/abilità, ma è aperta a tutt* coloro che desiderano sperimentare con il gesto e dare voce con il corpo all’importanza e alla bellezza della gentilezza.

    Ore 16.00-18.00; Giardino Fondazione Riccardo CatellaTorneo di bocceIn collaborazione con Isola RevelTorneo di bocce presso i giardini di Fondazione Riccardo Catella, tradizionale appuntamento di BAM Biblioteca degli Alberi Milano rivolto ad adulti e bambini.Ore 16.15-17.15, IBM Studios – sala internaLa nascita delle comunità energetiche a Milano e dintorniA cura di ènostra, in collaborazione con Perimetro e European Climate Foundation:Un’occasione per conoscere alcune esperienze di comunità energetiche del territorio attraverso una panoramica dei progetti più interessanti in corso a Milano e in Lombardia. Chiara Brogi, referente CER di ènostra, introdurrà il tema delle CER dando la parola ad alcuni promotori di innovativi progetti in via di sviluppo, finalizzati alla condivisione di energia rinnovabile tra cittadini, imprese e amminstrazioni locali.

    Ore 17.00-18.00, Parco – Cerchio Area MeliMa le piante hanno il DNAa cura di Chiara Mizzotti – Progetto NoPEST Università Statale MilanoEtà: 8-15 anniIl DNA è la carta d’identità di ogni essere vivente e l’estrazione del DNA è da sempre uno degli esperimenti più affascinanti. Nel laboratorio “Ma le piante hanno il DNA?” Scopriremo se gli organismi vegetali hanno il DNA cercando di isolarlo da alcuni frutti e ortaggi. Per accedere al laboratorio è obbligatorio l’accompagnamento dei minori da parte di un genitore o un legale tutore.Ore 17.30-18.30, Parco – Area MeliI Dialoghi del G&B Festivalcon The World TalksI dialoghi del Festival di Green&Blue saranno un’occasione per confrontarti con qualcuno che la pensa in modo diverso da te in merito a tematiche importanti legate alla sostenibilità, alla crisi climatica e all’ambiente. Durante questa sessione, grazie all’aiuto di un apposito quiz, vogliamo creare la condizione perfetta per stimolare un dibattito con un altro partecipante, facilitando tramite linee guida e spunti di discussione e permettendo di scambiare opinioni e punti di vista in modo costruttivo su argomenti di comune interesse.

    Ore 18.15-19.15, IBM Studios – sala internaLa voce del cambiamentoA cura del team strategy McCann WG, Giovanni Lanzarotti – Chiara Rapuzzi – Alessio FavataUnisciti a noi per vivere un’ora da pubblicitari per dare vita al cambiamento e scopri come dare vita alla comunicazione di uno dei protagonisti della sostenibilità. Sperimenta, crea e divertiti con immagini, disegni e parole che diventeranno una vera campagna pubblicitaria. Il laboratorio è aperto a tutt*, dagli 8 ai 18 anni.

    GIOVEDÌ 8 GIUGNO 

    Ore 10.30-11.30, Parco – Spazio FitnessBAM Biblioteca degli Alberi Milano Senior FitnessUn allenamento funzionale dedicato agli over 65 per rimanere in forma con un’attività fisica costruita su misura. Quello funzionale è un allenamento a corpo libero o con piccoli attrezzi specifici che lavora sui grandi e piccoli distretti muscolari e riporta il corpo in modo naturale ad una funzionalità ottimale sia nella pratica dello sport che nella vita quotidiana. L’allenamento funzionale ha la capacità di adeguare un workout specifico ad ogni persona.Ore 15.45-16.45, IBM Studios – sala internaCrisi Climatica e ESG. È tempo di cambiareA cura di Neutralia, con la partecipazione tecnica di Bureau Veritas ItaliaNeutralia, con la partecipazione tecnica di Bureau Veritas Italia, organizza un webinar gratuito in tema ESG (Environmental, Social and corporate Governance). Nella prima parte saranno illustrati gli impatti ESG nella gestione aziendale. La seconda parte del webinar offrirà una overview più tecnica per fare chiarezza sulla contabilizzazione del rischio climatico: da dove partire, come condurre una strategia carbon neutral e perché essa rappresenta un capitolo importante nei bilanci di sostenibilità. Infine, grazie al contributo di Bureau Veritas Italia, condivideremo una panoramica sull’evoluzione normativa e il ruolo della certificazione. Non mancherà poi una riflessione sul green & ethical washing.

    Ore 17.30-18.30, Parco – Area MeliI Dialoghi del G&B Festivala cura di The World TalksI dialoghi del G&B Festival saranno un’occasione per confrontarti con qualcuno che la pensa in modo diverso da te in merito a tematiche importanti legate alla sostenibilità, alla crisi climatica e all’ambiente. Durante questa sessione, grazie all’aiuto di un apposito quiz, vogliamo creare la condizione perfetta per stimolare un dialogo aperto con un altro partecipante, facilitandovi tramite linee guida e spunti di discussione e permettendovi di scambiarvi opinioni e punti di vista in modo costruttivo su argomenti di comune interesse.

    Ore 18.30-19.15, Parco – Area CedriRunning ThursdayIn collaborazione con NikeCorrere è una sfida fisica ma anche mentale e a volte, quando non si trova la motivazione, basta solo trovare la giusta compagnia. I Nike Coach sono pronti ad accogliere ogni giovedì tutti gli appassionati di corsa per una sessione di running dando l’energia per superare i propri limiti.

    MERCOLEDÌ 7 e GIOVEDÌ 8 GIUGNO

    Ore 10.00-21.00, Parco – Area Carpini e Area FrassiniEsposizione design: BAM Biblioteca degli Alberi Milano Open Air DesignOre 18.00-19.30, Parco – Area Carpini e Area FrassiniUna rassegna di quattro giorni dedicata al design outdoor: con la partecipazione di numerose aziende leader, questo festival di design vedrà valorizzati pezzi iconici delle rispettive collezioni, esponendolo all’interno di un cerchio nel Parco. Le installazioni interagiscono così in modo inedito con lo spazio circostante e con il pubblico, creando una sorta di museo del design diffuso tra gli alberi di BAM che celebra il binomio Natura-Cultura. Numerose attività collaterali per favorire la contaminazione tra design, arte, danza, cinema e musica, attraverso talk bucolici e informali e con ospiti d’eccezione e incursioni artistiche nel corso della manifestazione. LEGGI TUTTO

  • in

    Rilanciamo le politiche climatiche: non c’è più tempo

    La tragedia dell’Emilia Romagna è solo l’ultimo segnale di un crescendo di disastri climatici che stanno colpendo tutti i continenti. Le immagini che guardiamo in TV angosciano ed allarmano. Ed è incredibile lo spazio dato su diversi media agli ormai residuali negazionisti climatici, che rischiano di disorientare l’opinione pubblica in una fase in cui servono […] LEGGI TUTTO

  • in

    Il cigno salvato e gli altri animali che le Guardie zoofile insegnano a proteggere

    La mobilitazione per salvarlo ha dato i suoi frutti. Grazie alla segnalazione dei cittadini e al soccorso dei volontari delle Guardie Zoofile di Fare Ambiente, il cigno avvistato con un amo conficcato nel becco è ritornato nel suo amato lago. È successo sul Lago di Bracciano, in provincia di Roma, dove l’animale è stato recuperato […] LEGGI TUTTO

  • in

    Perché nonostante le alluvioni ci aspetta un’estate siccitosa

    L’enorme quantità di acqua che ha provocato morti e danni in Emilia Romagna non servirà neanche a mitigare la siccità che ha caratterizzato l’Italia in questi ultimi due anni. Il perché lo spiega Erasmo D’Angelis, già segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Italia Centrale ed ex sottosegretario del governo Letta con delega anche alle dighe e infrastrutture idriche. D’Angelis, che oggi è presidente della Fondazione Earth Water Agenda e ha scritto il libro Acque d’Italia (Giunti), una summa sulle risorse idriche del Paese, sintetizza così: “In Italia piove tanto, piove male, piove in zone concentrate, ma l’acqua c’è. Noi però non riusciamo a stoccarla, così la siccità italiana è un caso unico al mondo: siamo un Paese in cui piove moltissimo, ma che spreca la maggior parte delle sue acque”. 

    Vista la scarsità di precipitazioni degli ultimi due anni, si fa fatica a credere a un’Italia ricca di acqua.”Ci sono i dati – risponde l’esperto – la nostra penisola beneficia di un cumulato di pioggia di 301 miliardi di metri cubi di pioggia all’anno in media. Negli ultimi anni abbiamo avuto un 2019 molto piovoso con 328 miliardi di metri cubi, mentre l’anno scorso ne abbiamo avuto soltanto 220 miliardi. Milano è la città più piovosa d’Europa con 1200 millimetri di pioggia in media e l’Italia tra i 27 Paesi dell’Unione Europea è quinta per precipitazioni dopo Croazia, Irlanda, Austria e Slovenia”. 

    Ma allora come arriviamo da Milano città più piovosa d’Europa al Po in secca?”La siccità attuale dipende certo dalla scarsità delle piogge in un dato periodo, poiché quella attuale è la siccità più lunga da quando sono iniziati i monitoraggi a fine ‘800 ed è la prima volta che si protrae per quasi un biennio, però il nostro problema è che pur essendo uno tra i Paesi europei in cui piove di più, siamo quello che immagazzina meno acqua in assoluto”.Sta dicendo che se avessimo gestito meglio le nostre acque avremmo potuto superare questo periodo di siccità?”Sì, e abbiamo avuto tutti i segnali per correre ai ripari di fronte a un clima che sta cambiando. Negli ultimi 20 anni abbiamo monitorato nove gravi siccità, mentre prima i periodi siccitosi capitavano all’incirca ogni 15 anni”.Di fronte a questi segnali cosa abbiamo fatto?”Niente. Abbiamo continuato e continuiamo a sprecare l’acqua restando il Paese più povero di infrastrutture e con un elevato spreco di risorse idriche. In altre parole, immagazziniamo meno acqua di tutti gli altri Paesi europei, soltanto intorno al 4% delle precipitazioni. Per fare un paragone, la Spagna ne accumula il 15%”.

    Quale sarebbe un buon accumulo?”Per noi un buon risultato sarebbe arrivare almeno al doppio”.Come si potrebbe farlo?”Intanto sarebbe fondamentale per noi riuscire a rimettere in sesto circa 120 dighe. In Italia abbiamo 321 grandi dighe che hanno una capacità di accumulo intorno ai 13 miliardi e mezzo di metri cubi, ma in realtà ne accumuliamo circa 8 miliardi e 4 miliardi li perdiamo perché le dighe sono in verifica, collaudo o in ritardo di costruzione. Lo ripeto, c’è un enorme problema per l’infrastrutturazione primaria, che non ci consente di stoccare l’acqua”.E la rete di distribuzione?”Siamo stati i grandi costruttori di acquedotti e adesso abbiamo un gigantesco problema di infrastrutture di trasporto. I numeri parlano: per tutti gli utilizzi preleviamo 34 miliardi di metri cubi sui 301 miliardi di metri cubi di precipitazioni, una quantità che può bastare per due Italie. Ma di quei 34 miliardi di metri cubi arrivano a destinazione 26 miliardi, perché perdiamo letteralmente per strada un mare di acqua in 550 mila chilometri di reti di acquedotto obsolete, con cui sprechiamo circa il 40% delle risorse. L’agricoltura utilizza il 50-52% delle nostre risorse, ma ancora, ne spreca tra il 50 e il 70% con tecniche di irrigazione del tutto inadatte a un Paese moderno”.E quel che rimane dove finisce?”Resta un 21-22% utilizzato dalle industrie, un’altra area di perdite e sprechi dopo l’agricoltura, dove acqua di altissima qualità come quella di falda viene usata per raffreddare macchinari o lavare automezzi. Dal 26 giugno 2023 scatterranno le nuove regole europee per il riutilizzo delle acque reflue rispetto alle quali siamo totalmente inadempienti e l’Europa ci sanzionerà. Del resto già oggi paghiamo ogni giorno 165mila euro all’Europa per sanzioni che riguardano per esempio la mancata depurazione delle acque di circa 2mila comuni, una cosa da Paese in via di sviluppo. E il paradosso è che quando le acque le depuriamo, spendendo un sacco di soldi, poi non le usiamo per innaffiare, per l’industria, per pulire le strade. Semplicemente le buttiamo in mare”.Con il Pnrr cambierà qualcosa per rimettere in sesto le infrastrutture? Ci sono finanziamenti previsti?”Ridicoli: all’acqua è stato dato tra l’1 e il 2% dei fondi. Le attuali infrastrutture derivano dalle ultime grandi opere del Dopoguerra, con il Piano Marshall e la Cassa del Mezzogiorno, tutto si è fermato agli anni ’70. Nella spesa pubblica italiana l’acqua vale tra l’1 e il 2%. Non è più stato fatto nulla, l’acqua è uscita dal bilancio dello Stato, come dalle Regioni, perché dopo la legge Galli del 1994 la gestione di 600mila chilometri di rete idrica per acqua potabile nelle nostre case è stata affidata a tariffa e anche nei Comuni la voce acqua è sparita. Se a questo aggiungiamo una gestione del settore acque frammentato in troppi enti e soggetti diversi, che non si coordinano tra loro, le cause del disastro sono evidenti”.Sono in pratica le stesse cause del disesto idrogeologico?”Esatto. Mai come in questo periodo siamo di fronte a problematica evidente per un Paese come il nostro: negli ultimi 15 giorni abbiamo avuto due eventi alluvionali nella stessa area, due eventi estremi seguiti a una siccità estrema. Quando viene giù l’acqua che in genere cade in mezzo anno è evidente che se non esistono strutture adeguate succede il disastro, perché i terreni siccitosi respingono l’acqua e quando sono saturi come ora smettono di assorbirla. Sono tragedie che vediamo da anni e per le quali ci sarebbero azioni di prevenzione. Ma continuiamo a non metterle in atto”.  LEGGI TUTTO

  • in

    Greenpeace: “PFAS nelle acque lombarde: positivo un campione su tre”

    Anche nelle acque lombarde destinate al consumo umano sono presenti PFAS (composti poli e perfluoroalchilici), sostanze chimiche artificiali, altamente persistenti e associate a numerosi problemi per la salute, tra cui alcune forme tumorali. Lo rivela una nuova indagine dell’Unità Investigativa di Greenpeace Italia, condotta grazie a numerose richieste di accesso agli atti (FOIA) indirizzate a tutte le ATS (Agenzia di Tutela della Salute) e agli enti gestori delle acque potabili lombarde. Secondo quanto ottenuto da Greenpeace Italia, dei circa 4 mila campioni analizzati dagli enti preposti tra il 2018 e il 2022, circa il 19% del totale (pari a 738 campioni) è risultato positivo alla presenza di PFAS. Un inquinamento che rischia però di essere molto sottostimato, se si considera che le analisi condotte finora sono parziali e non capillari.

    Il dossier

    È l’uomo la specie più esposta all’inquinamento chimico

    di Cristina Nadotti

    19 Gennaio 2023

    “L’indagine condotta in Lombardia svela l’esistenza di un’emergenza ambientale e sanitaria fuori controllo che le autorità locali e nazionali continuano a sottostimare, nonostante sia chiaro che la contaminazione da PFAS coinvolga migliaia di persone, spesso esposte al rischio in modo inconsapevole”, dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. “Chiediamo al governo, al Parlamento e ai ministeri competenti di assumersi le proprie responsabilità approvando in tempi brevi una legge che vieti l’uso e la produzione di tutti i PFAS, insieme all’adozione di adeguati provvedimenti di bonifica e all’individuazione di tutti i responsabili dell’inquinamento”.

    Guardando ai dati provinciali, la percentuale più elevata di campioni contaminati riguarda la provincia di Lodi, con l’84,8% positivo alla presenza di PFAS; a seguire le province di Bergamo e Como, rispettivamente con il 60,6% e il 41,2%. L’area milanese si attesta a metà classifica, con un quinto delle analisi positive. Tuttavia, in termini assoluti, la provincia di Milano (dove si registra anche un numero più elevato di analisi effettuate) ha il triste primato del maggior numero di campioni in cui sono stati rilevati PFAS (ben 201), seguita dalle province di Brescia (149) e Bergamo (129). Particolari criticità emergono anche nei comuni di Crema (CR), Crespiatica (LO), Pontirolo Nuovo (BG), Rescaldina (MI) e nella zona di Cantù-Mariano Comense (CO).

    Inquinamento

    Pfas: gli inquinanti sono ormai ovunque, anche nell’acqua piovana

    di Simone Valesini

    10 Agosto 2022

    Risultati inquietanti sono emersi anche nella città di Milano, dove quasi un campione su tre è risultato contaminato. Prossimamente, Greenpeace Italia pubblicherà un approfondimento sulla situazione a Milano, con una mappatura delle zone più contaminate, dettagli sui quartieri del capoluogo lombardo e le rispettive concentrazioni di PFAS.Seppure allarmanti, le contaminazioni riscontrate in Lombardia sono quasi ovunque di gran lunga inferiori a quelle registrate in Veneto nel 2013, quando fu scoperta l’emergenza locale PFAS. Tuttavia, non si deve dimenticare che in accordo con le più recenti evidenze scientifiche i PFAS sono considerate sostanze potenzialmente pericolose per la salute umana a qualsiasi concentrazione, pertanto l’unico valore cautelativo è la loro completa assenza nell’acqua destinata al consumo umano, negli alimenti, nel suolo e nell’aria.Greenpeace Italia, insieme alla pubblicazione dell’inchiesta, rende disponibile alla collettività una mappa in cui è possibile consultare gli esiti delle indagini realizzate nei comuni lombardi dagli enti pubblici. La mappa consente di verificare quanti campioni di acqua a uso potabile non rispettano i valori limite più cautelativi vigenti o proposti in altre nazioni come la Danimarca o gli Stati Uniti. Analizzando i risultati dei campioni inviati a Greenpeace Italia si nota come parte dell’acqua della Lombardia sarebbe considerata non potabile secondo i nuovi parametri proposti negli Stati Uniti (il 13,1%) o quelli vigenti in Danimarca (il 13,4%).Greenpeace Italia chiede alla Regione Lombardia di individuare tutte le fonti inquinanti, al fine di bloccare l’inquinamento all’origine e riconvertire le produzioni industriali che ancora utilizzano queste sostanze. È necessario inoltre varare un piano di monitoraggio regionale sulla presenza di PFAS nelle acque potabili, rendendo disponibili alla collettività gli esiti delle analisi, e garantire il diritto della cittadinanza a disporre di acqua pulita e non contaminata. LEGGI TUTTO

  • in

    Giornata internazionale dei musei: la Biennale di Architettura celebra (e mette in pratica) la sostenibilità

    Cambiamento. È la parola che fa da filo conduttore alla Biennale di Architettura di Venezia curata in questa diciottesima edizione da Lesley Lokko, docente, scrittrice, fondatrice e direttrice dell’African Futures Institute, in Ghana. The Laboratory of the Future è il titolo della grande Mostra internazionale che resterà aperta alla stampa il 18 maggio, proprio nella Giornata Internazionale dei Musei promossa da ICOM (International Council of Museums) quest’anno dedicata al tema “Musei, Sostenibilità e Benessere”. Mettendo in evidenza come i luoghi dell’arte contribuiscano in modo determinante al benessere e allo sviluppo sostenibile delle comunità.

    Obiettivo: neutralità carbonica

    Riflessioni riprese dalla Biennale Architettura che aprirà al pubblico il 20 maggio (resterà aperta fino al 26 novembre) contesto in cui si affronteranno i temi della decolonizzazione e decarbonizzazione puntando i riflettori sull’Africa. Non solo. Per la prima volta verrà sperimentato un percorso per il raggiungimento della neutralità carbonica per contrastare il cambiamento climatico. Un impegno che è già stato preso dalla Biennale per tutte le manifestazioni, compresa la  Mostra Internazionale del Cinema – sia per l’edizione del 2021 che per il 2022 ottenendo per entrambe la certificazione di neutralità carbonica – e che ora replica per la grande manifestazione sull’Architettura che si terrà tra i Giardini, l’Arsenale e altri luoghi in laguna.

    Biennale Architettura 2023: a Venezia il mondo che cambia

    A Venezia dal 20 maggio al 26 novembre la 18esima Mostra internazionale dedicata quest’anno a decarbonizzazione e decolonizzazione. Per ripensare luoghi e spazi d’arte e da abitare. Puntando all’impatto zero e sensibilizzando i visitatori con percorsi ad hoc.

    Per quanto riguarda le emissioni, l’obiettivo della Biennale è stato azzerare completamente l’impatto carbonico lavorando in due direzioni: ridurre le emissioni organizzando tutti gli eventi in base ai principi di sostenibilità ambientale e compensare quelle residue acquistando crediti di carbonio certificati sia in India che in Colombia. 

    La curatrice Lesley Lokko  LEGGI TUTTO