13 Maggio 2023

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    Come curare un giardino resiliente ispirato al modello mediterraneo

    Buone notizie. Quando parliamo di giardino mediterraneo, parliamo di sostenibilità e la Sicilia in questo momento dà l’esempio al resto del mondo sull’argomento. Il motivo è prima di tutto ecologico: nei climi mediterranei le piante si sono evolute in condizioni frugali, approfittando dei momenti di abbondanza d’acqua e “riposando” nei periodi di siccità e di caldo, imparando a ottimizzare l’uso delle risorse. Inoltre, in pochi altri posti l’uomo e l’universo vegetale si sono coevoluti quasi in simbiosi. L’ecologo Jacques Blondel del Centro nazionale di ricerca francese ha dimostrato che la costante pressione umana è stata il fattore che più ha plasmato il nostro ambiente, portando a una biodiversità superiore a quella dei Paesi nordici. Ciò significa che prima dell’agricoltura industriale, noi umani abbiamo fatto parte integrante dei processi naturali, adottando dei metodi di coltivazione in equilibrio con le risorse. Grazie alla resilienza delle nostre piante e dei nostri saperi, ma anche per merito del lavoro svolto da dieci anni a questa parte dal Radicepura Garden Festival di Giarre (CT), tale esempio ispira oggi la progettazione del verde a prova di crisi climatica. Una lezione fondamentale, a valle della Giornata internazionale della salute delle piante appena trascorsa.”Il giardino mediterraneo e? diventato il modello di riferimento a cui la maggioranza dei Paesi del mondo si sta ispirando per lo sviluppo urbano e non solo. Uno stile che appartiene al sofisticato mondo dell’arte e, allo stesso tempo, un modello di strategie ecologiche efficaci”, ha sottolineato il direttore artistico, l’architetto Antonio Perazzi, in apertura di questa quarta edizione della Biennale del paesaggio mediterraneo, che abbiamo visitato in anteprima (è aperta fino al 3 dicembre). LEGGI TUTTO

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    Giornata mondiale degli uccelli migratori: il richiamo delle Oasi WWF

    La Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori compie 18 anni. Lanciata nell’ambito della Convenzione di Bonn sulla conservazione delle specie di animali selvatici migratori, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione degli uccelli migratori e del loro habitat, l’edizione 2023 si focalizza sull’importanza dell’acqua come risorsa essenziale per la loro sopravvivenza lungo i tragitti di migliaia di chilometri che centinaia di specie compiono dai siti di riproduzione a quelli di svernamento e viceversa. Un’impresa epica, compiuta sia da grandi sorvolatori che da specie di pochi grammi di peso, tra mille difficoltà naturali a cui si sommano quelle ben più ardue legate all’uomo: caccia e bracconaggio (ancora diffuso nel nostro Paese, come documentato dal progetto LIFE Swipe), inquinamento da pesticidi, da piombo, ma anche luminoso e acustico; infrastrutture, e cambiamento climatico, che sta causando un anticipo di 10-20 giorni nelle date di partenza di molte specie migratrici.E proprio il cambiamento climatico, che ormai alterna anche nel nostro Paese periodi di prolungata siccità ad improvvise inondazioni, ci ricorda come l’acqua sia un bene fondamentale anche per la nostra specie, da tutelare al meglio a beneficio di tutti. A partire da fiumi, laghi, paludi, stagni, lanche, falde, risorgive, lagune: tutti gli elementi essenziali del “sistema vascolare” che sostenta tanto noi quanto le specie migratrici.Per ricordarne l’importanza anche quest’anno il WWF, in occasione delle Giornate delle Oasi 2023, organizza decine di eventi per il grande pubblico:In Lombardia, il 13 maggio si potrà scoprire la bellezza e l’importanza di ambienti ricchi d’acqua a pochi passi da Milano nell’Oasi di Levadina, mentre il 21 il WWF Insubria organizza un’escursione per scoprire l’Oasi WWF del Bassone – Torbiere di Albate (CO) e i suoi stagni, relitti di un’antica torbiera. Il 28 Maggio, presso l’Oasi WWF di Valpredina, esperti ornitologi illustreranno i risultati del lavoro di monitoraggio biennale della migrazione primaverile di rapaci ed altre specie ornitiche in transito nei cieli della zona speciale di conservazione (ZSC) Valpredina – Misma.In Veneto, il 21 maggio si potranno visitare le Oasi di Cave di Noale (VE), dove cave abbandonate sono state trasformate in un paradiso per gli uccelli acquatici, e l’Oasi della Bora (VR), dove i fiumi e le risorgive che la delimitano danno ospitalità a decine di specie, tra cui il coloratissimo martin pescatore.In Emilia-Romagna, l’Oasi Fluviale del Molino Grande (BO), pur colpita con forza dalla recente alluvione, apre le sue porte sabato 13 maggio in un’occasione speciale, alla scoperta dell’Oasi e della sua incredibile biodiversità. Domenica 14 maggio, invece si celebrerà la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori con una passeggiata sul crinale tra la Val Taro e la Val Ceno, scrutando i cieli armati di binocoli, cannocchiali e la famosa app iNaturalist, l’applicazione che permette di scoprire la biodiversità.In Umbria, all’Oasi di Alviano (TR), il 21 maggio si potrà partecipare ad un laboratorio per famiglie. La vita in una goccia d’acqua” per far scoprire la meraviglia del micromondo delle zone umide e la sua importanza nell’equilibrio dell’ecosistema.In Abruzzo, all’Oasi Lago di Penne (PE) giovedì 11 maggio i partecipanti potranno vivere un’esperienza unica, esplorando il Lago a bordo di una canoa canadese, mentre il 21 maggio sarà la volta dell’Oasi di Serranella (CH), che apre le sue porte per una giornata piena di visite guidate lungo il percorso del greto del fiume che dà vita all’omonimo lago.In Campania, sempre il 21 maggio si festeggeranno i 20 anni dell’Oasi di Campolattaro (BN) alla scoperta dell’omonimo lago e dei suoi abitanti. Policoro, in Basilicata, (MT) il 14 maggio si potrà diventare birdwatcher per un giorno insieme agli esperti dell’Oasi.In Sicilia, il 13 maggio si potrà scoprire l’avifauna migratrice presso l’Oasi di Capo Rama (PA), con attività di citizen science per grandi e bambini, mentre il 28 maggio sarà la volta dell’Oasi di Lago Preola e Gorghi Tondi, zona di importanza internazionale per l’avifauna migratrice.Tutti gli eventi WWF LEGGI TUTTO