Le alte concentrazioni di CO2 negli ambienti interni comportano gravi rischi per la salute. Spesso, per ridurre l’inquinamento al chiuso e fornire una ventilazione adeguata si ricorre ad apparecchiature meccaniche, che però consumano grandi quantità di energia. Negli ultimi tempi c’è stato perciò un notevole impulso agli studi sulle capacità delle piante di assorbire CO2, con approfondimenti su quali sono le specie più adatte per rendere l’aria dei nostri appartamenti più pulita.
NeoPlants, una startup francese, che per ora propone i suoi prodotti soltanto negli Stati Uniti, ha fatto un ulteriore passo avanti e modificato geneticamente alcune specie, in modo che ripuliscano l’aria in ambienti interni in maniera fino a 30 volte più efficace delle normali piante da appartamento. La produzione di NeoPlants è all’inizio, ma la startup ha già una lunga lista di attesa di clienti per l’acquisto di NeoP1, un potos (Epipremnum aureum, una delle piante da appartamento più comuni grazie alla sua elevata capacità di adattamento) geneticamente modificato. NeoP1 costa circa 162 euro e nella newsletter che ricevono i clienti in lista per l’acquisto è descritta come “la prima pianta al mondo bioingegnerizzata per purificare l’aria di casa”, creata per “catturare e riciclare gli inquinanti atmosferici più pericolosi della casa” e capace di mantenere “le sue massime prestazioni depurative fino a tre settimane senza bisogno di acqua”.
In primo piano Lionel Mora, sullo sfondo, Patrick Torbey LEGGI TUTTO